Lo stereotipo che le ragazze siano meno brave dei maschi in matematica inizia a radicarsi intorno ai 6 anni di età e col tempo non fa che peggiorare. Uno stereotipo estremamente dannoso, che ha profonde conseguenze sui percorsi di studio e di lavoro delle donne. Eppure la matematica è anche sexi, lo sapete?
Bentornati a N.E.R.D. non è roba per donne. Parliamo di matematica.
La matematica, quella disciplina incredibile che al solo citarla, spaventa.
Soprattutto qui in Italia, Paese di Santi, navigatori e poeti.
Paese in cui non ci si può permettere di sbagliare un congiuntivo ma in cui se non si sanno fare i conti, in fondo, non c’è da vergognarsi.
Ma la matematica è anche una questione di genere.
E alora, visto che parliamo di matematica, vediamo cosa ci dicono i numeri.
Cosa ci dicono i numeri?
In media a 15 anni, in Italia, il divario di genere in matematica è tra i più alti dei Paesi Ocse: 16 punti di differenza, contro una media di 5.
Eppure, se le differenze sono tangibili nel nostro Paese come in America Latina, sono nulli nei Paesi scandinavi e negli Emirati Arabi.
( Fonte: indagine Pisa – Programme for International Student Assessment)
Cosa significa?
Che non si tratta di una questione biologica, ma di fattori culturali e sociali.
Lo stereotipo che le ragazze siano meno brave dei maschi in matematica inizia a radicarsi intorno ai 6 anni di età e col tempo non fa che peggiorare.
Uno stereotipo estremamente dannoso, che ha profonde conseguenze sui percorsi di studio e di lavoro delle donne, come ci spiega Barbara Martini, Professoressa di Politica economica al Dipartimento Ingegneria Impresa dell’Università di Tor Vergata.
Stereotipi dannosi per il futuro delle donne
"Il rapporto fra le donne la matematica è particolarmente complesso e include tutta una serie di dimensioni.
La prima è di tipo culturale. Quante volte avete sentito dire “io di matematica non ci capisco niente”, come se questa affermazione forse un semplice vezzo.
La seconda è di tipo psicologico.
Le ragazze di solito sono più intelligenti dei coetanei maschi, di conseguenza piuttosto che provare e fallire, non riuscire, sono portate a non provare affatto e non farlo per niente.
L’ultima dimensione dipende dai modelli di riferimento delle ragazze.
Pensiamo al fatto che dal 1936, quando è stata istituita la medaglia Fields, l’equivalente del premio Nobel per la matematica è stato vinto solo una volta da una donna, la matematica iraniana Maryam Mirzakhani, professoressa alla Stanford University dal 2008, che ha dato importanti contributi in geometria iperbolica, teoria ergodica e geometria simplettica".
Se le donne non hanno competenze matematiche
Il Recovery Fund prevede investimenti cospicui, ma le donne hanno queste competenze?
"Ancra no, purtroppo. Eppure il mercato del lavoro sta richiedendo sempre più competenze di tipo scientifico e i prossimi lavori che si verranno a creare domanderanno competenze tecnico scientifiche. Sarà imprescindibile. L’assenza di queste competenze farà sì che le ragazze andranno a occupare posizioni meno interessanti e meno retribuite a livello Paese quest vul dire che cresceremo meno e produrremo meno Pil. Ragazze, volete contribuire al futuro diquesto Paese?"
Si può fare? E se si può, cosa fare da domani?
"Si può fare. Si deve fare. La matematica è una sfida. Nulla è vero finchè non viene dimostrato. Inoltre è alla base dei nostri comuni gesti quotidiani. Ad esempio postare una foto su Instaram richiede dei complessi algoritmi matematici.
Ma la matematica è anche sexi, lo sapete? Vi leggo questa dichiarazione d’amore: 'Due sistemi interagiscono fra d loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati. Non ppossiamo più descriveri come due sstemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un nuovo sistema'.
Questa è l’equazione di Paul Dirac, passata alla storia come l’equazione dell’amore, simbolo degli inguaribili romantici.
Chi di voi non vorrebbe ricevere una dichiarazione d’amore così bella?
A questo punto, ragazze, tutto questo patrimonio, tutta questa belezza, volete lasciarla esclusiva prerogativa dei ragazzi?"