Il leader di Italia Viva, ospite all’evento di Sky TG24, ha parlato di tanti temi nell’intervista con Fabio Vitale. Sul ddl Zan dice: “Legge necessaria, serve uno sforzo per trovare unità”. Sulla tenuta politica del governo aggiunge: “Questo esecutivo andrà avanti fino a fine legislatura”
“Siamo a un passo da un grande ripresa, c’è tanta voglia di ripartire e questa voglia deve essere accompagnata dalla politica. Io sono un pochino meno pessimista dei sindacati, non vedo bombe sociali in arrivo”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ospite di Sky TG24 Live In Firenze ha toccato numerosi temi nell’intervista con Fabio Vitale (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SULL'EVENTO).
Ddl Zan, Renzi: “Legge necessaria, serve uno sforzo per trovare unità”
Ci sono i numeri per approvare definitivamente il ddl Zan? Secondo Renzi “è una legge necessaria, i diritti civili sono un tema molto importante. Il mio augurio è che si possa tutti assieme fare uno sforzo per trovare gli elementi che uniscono e non quelli che dividono. Un accordo va trovato a partire da luglio quando arriverà in aula. Le persone di buona volontà possono trovare un punto di intesa". Sulle obiezioni espresse dalla Santa Sede, ha ribadito: "Credo che le parole di Draghi e poi del segretario di Stato, Parolin siano quelle giuste: l'Italia è un Paese laico. Pieno rispetto per le opinioni di tutti ma le leggi le fanno i parlamentari e non i cardinali, su questo siamo d'accordo tutti, cattolici e non".
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Renzi: “Questo esecutivo andrà avanti fino a fine legislatura”
“Mario Draghi è meglio di Conte e con lui mi sento più sicuro”, ha aggiunto poi Renzi sui temi politici. “Questo esecutivo andrà avanti fino al 2023, fino a fine legislatura. Il M5s è diviso e questo può essere un problema del governo? “Non credo che creerà problemi, non ce li vedo a rinunciare alle poltrone in anticipo prima della fine della legislatura”.
Quirinale, Renzi: "Draghi? Prematuro e irrispettoso parlarne ora"
"Febbraio è troppo in là per parlarne adesso", ha detto Renzi interpellato sulla scelta del prossimo presidente della Repubblica che termina il settennato nel febbraio del 2022. "Qui c'è un presidente della Repubblica che si chiama Sergio Mattarella che fino a febbraio 2022 è presidente - ha spiegato - Avere oggi una discussione su questo non soltanto è prematuro, ma è irrispettoso nei confronti dell'attuale presidente della Repubblica e anche nei confronti del presidente del Consiglio". E sul premier ha aggiunto: "Ha fatto passi avanti enorme sui vaccini, sull'economia, sulla credibilità ma se iniziamo adesso in un gioco di ruolo o un toto Quirinale, a spostarlo come una bandierina, facciamo un danno alla credibilità del Paese, all'idea stessa di solidità delle istituzioni e naturalmente a Draghi e Mattarella".
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Renzi: “Rapporto con Letta è buono”
Il numero uno di Italia Viva è tornato poi sul rapporto con il segretario del Pd Enrico Letta: “Abbiamo molte opinioni condivise e convergenti, il nostro rapporto anche umano è buono”. Poi riferendosi agli screzi del 2014, quando subentrò a Palazzo Chigi proprio al posto dell’allora compagno di partito, Renzi ha spiegato: “La vicenda di allora è passata”
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Renzi: ho impressione che M5s sia finito
"Ho l'impressione che il M5s sia finito, l'ho detto ad aprile di quest'anno dicendo che Conte non avrebbe preso la guida del partito”, ha detto Renzi parlando delle tensioni all'interno del Movimento 5 stelle e dello scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. I 5 Stelle "hanno cambiato idea sulle Olimpiadi, sul Tap, sul doppio mandato, sulle alleanze tra un po' anche sul reddito di cittadinanza e mi auguro presto", ha concluso.
"Preoccupato se Conte gestisce Paese non il partito"
Sempre sui 5 Stelle, Renzi dice: "Nessun elemento di preoccupazione personale o rabbia nei confronti di Giuseppe Conte, ritengo che Draghi sia molto meglio di Conte e quando lo vedo discutere sul futuro del M5s dico bene, quello è il suo habitat e non gestire la ripartenza del Paese". Poi ha aggiunto: "Non mi preoccupa se Conte gestisce e si occupa dello Statuto del Movimento, se gestisce il futuro del Paese sì. Adesso abbiamo Draghi a gestire il nostro futuro e ne sono contento".