Rifiuti, Gdf di Pordenone scopre traffico e frode fiscale da 300 milioni

Cronaca
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Eseguiti, in varie regioni italiane, perquisizioni e sequestri. Nell'operazione, denominata 'Via della Seta', anche 5 arresti e 53 indagati. Le Fiamme gialle hanno scoperto una frode fiscale di 300 milioni di euro e il trasferimento occulto in Cina di 150 milioni

Un traffico illecito di rifiuti è al centro dell’operazione della Guardia di Finanza di Pordenone che ha eseguito, in varie regioni italiane, arresti, perquisizioni e sequestri (per 66 milioni di euro) su delega della Procura - Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste. Nell'operazione, denominata 'Via della Seta', sono state arrestate 5 persone mentre 53 sono indagate. Le Fiamme gialle hanno scoperto una frode fiscale di 300 milioni di euro e il trasferimento occulto in Cina di 150 milioni.

Il patto tra criminalità italiana e cinese

Nel dettaglio, è stato scoperto un patto tra criminalità italiana e cinese: l'organizzazione, a carattere transazionale, commercializzava, con modalità fiscalmente fraudolente, materiali ferrosi e rame, ottone, alluminio, inquadrabili nella categoria "rifiuti metallici non pericolosi". Le investigazioni sono state avviate nel 2018 in seguito ad anomale movimentazioni finanziarie intercorse tra un'impresa con sede nella Repubblica Ceca e una neocostituita azienda in provincia di Pordenone.

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