Salvare Venezia: il decalogo scritto da celebrities e studiosi

Cronaca
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Dieci provvedimenti per salvare e non dimenticare Venezia. Li chiedono con una lettera alle più alte cariche dello Stato i vip di Cultura e Spettacolo 

Un appello scritto per salvaguardare Venezia

“Salviamo un bene così fragile, un patrimonio dell’umanità come la città di Venezia”. Lo chiedono personaggi della Cultura e dello Spettacolo in una missiva indirizzata al Presidente della Repubblica, del Consiglio, alle autorità regionali e locali. Lo chiedono espressamente su iniziativa di Venetian Heritage, uno dei comitati privati che finanziano restauri nella citta' lagunare. Tra i firmatari ci sono la rockstar Mick Jagger, i registi Francis Ford Coppola, James Ivory e Wes Anderson, l'attrice Tilda Swinton, il direttore del Guggenheim Museum di New York Richard Armstrong, l'artista Anish Kapoor

Cosa chiedono i vip nel decalogo

“Occorre uno statuto speciale per Venezia, una legge che ne tuteli non solo l’integrità fisica, ma anche l’identità culturale” Deve esser preservato non solo l’immenso patrimonio artistico, ma anche la vita cittadina che conferisce l’anima a questa città inimitabile”. I dieci punti riguardano altrettante criticità. Uno: considerata l’elevatissima entità dei fondi pubblici già impiegati si ritiene: “Doveroso ultimare il discusso Mose”. Due: Venezia è la terza città portuale più inquinata d’Europa, “Da marzo 2020 a causa della pandemia il traffico delle Grandi Navi è stato sospeso, ma ora sta per riprendere. Si auspica uno stop definitivo”. Tre: «Salvaguardia dell’ecosistema lagunare», che vuol dire cura dei fondali e attenzione alle correnti della Laguna. Quattro: gestione dell’overtourism (nel 2019 erano stati 25 milioni i visitatori) attraverso “Un accesso per gruppi tramite prenotazione obbligatoria e regole comportamentali adeguate”. Cinque: guerra alle affittanze, alle speculazioni immobiliari e ai bed & breakfast per riequilibrare il rapporto tra visitatori saltuari, ospiti, abitanti e ricezione alberghiera. Sei: «Facilitazioni per affitti di locali commerciali e per affitti a lungo termine per residenti onde evitare il depauperamento del tessuto economico” Sette: “Controllo delle licenze commerciali” poiché molte attività di somministrazione di alimenti e bevande e di intrattenimento turistico sarebbero gestite in modo non professionale e spesso abusivo. Otto: un maggiore controllo del decoro urbano poiché Venezia rischia di essere ridotta “Ad un parco giochi modello Disneyland”. Nove: “Una nuova gestione del traffico acqueo» per evitare i moti ondosi che provocano erosione degli edifici” Dieci: “La pianificazione degli eventi culturali che dovrebbe essere organizzata attraverso la creazione di una cabina di regia”.

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