
Covid, riaperture e zona bianca: le linee guida delle Regioni dai matrimoni ai ristoranti
Prosegue la ripartenza delle attività: da oggi 31 maggio arrivano le prime zone bianche. Tra le indicazioni aggiornate dai tecnici delle Regioni e dal Cts, via il limite di 4 persone al tavolo per la ristorazione e si potrà fare la doccia anche nelle piscine termali e nei centri benessere. Rimane l’obbligo del green pass in tutte le fasce di rischio per le feste legate a qualsiasi tipo di cerimonia

Dal 31 maggio tre regioni passano in zona bianca, da martedì si potrà mangiare al ristorante al chiuso. Proseguono le riaperture in Italia, accompagnate dai dati sul Covid in miglioramento e dalla campagna di vaccinazione. E in questo quadro di ripartenza si inseriscono le nuove linee guida delle Regioni “per la ripresa delle attività economiche e sociali”, che modificano alcuni dei protocolli esistenti. Fra le novità: non ci sarà più il limite di 4 persone al tavolo al ristorante e si potrà usufruire delle docce nelle piscine termali e nei centri benessere
Il documento completo con le linee guida della Conferenza delle Regioni
Le linee guida riviste dai tecnici delle Regioni con il Comitato tecnico scientifico ribadiscono una serie di restrizioni e indicazioni di carattere generale che valgono per tutti i settori. Innanzitutto, in ogni attività "devono essere usati da parte dei lavoratori dispositivi di protezione delle via aeree finalizzati alla protezione del contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e igienizzazione delle mani"
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Deve inoltre essere definito il "numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d'aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita" ed è necessario mantenere l'elenco dei presenti ad ogni singolo evento per 14 giorni
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In locali, cinema, teatri, piscine e palestre ma anche a fiere, convegni e congressi è raccomandato di rilevare la temperatura corporea, è previsto che siano messi a disposizione degli ospiti dei prodotti per l'igienizzazione delle mani, che vengano areati il più possibili i locali e che vengano privilegiati gli spazi esterni
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Per la ristorazione, la novità più rilevante è che non ci sarà più la regola di massimo 4 persone al tavolo, anche se andrà sempre definito il numero massimo di presenza. Resta il metro di distanza tra i tavoli e l'obbligo di utilizzo della mascherina per andare in bagno, pagare il conto, entrare o uscire dalla sala
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L'altra novità riguarda le piscine termali e i centri benessere: sarà possibile utilizzare le docce purché sia garantita una distanza di due metri, un adeguato ricambio dell'aria e una ripetuta pulizia dei locali nel corso della giornata
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Non cambia nulla per le feste di matrimoni, battesimi, cresime e comunioni: sia che la cerimonia si svolga in area bianca, sia - dal 15 giugno - che si celebri in zona gialla, i partecipanti dovranno avere il green pass, vale a dire il certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all'evento

La precisazione è arrivata in una nota della Conferenza delle Regioni e del ministero della Salute dopo che fonti degli enti locali avevano sostenuto che non fosse necessario in zona bianca. "Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso - scrivono Regioni e ministero - devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida" previsti dal decreto legge 33 del 2020 e "con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all'articolo 9" del decreto del 18 maggio "anche in zona bianca"
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L'unica novità, dunque, sta nel fatto che dal 31 maggio si può tornare alle feste di matrimonio in Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, le uniche tre regioni già passate in zona bianca, mentre nelle altre regioni bisognerà aspettare l'entrata in questa fascia (il 7 o il 14 maggio) oppure il 15 giugno, data in cui è prevista dal decreto la ripartenza dell'intero settore

Con l'incremento delle vaccinazioni verranno progressivamente meno le condizioni che hanno portato alle restrizioni, sottolineano le Regioni, le quali osservano che la campagna di vaccinazione "si caratterizza per adesione volontaria e offerta gratuita"

Quindi "un'elevata adesione, favorita da adeguata promozione, determinerà le condizioni immunitarie di protezione dallo sviluppo di patologia grave e d'infezione sia dei lavoratori sia degli utenti delle attività" regolate proprio dalle linee guida, "contribuendo ad evitare che si ripresentino le condizioni che hanno portato alle diverse restrizioni nel corso degli ultimi 15-16 mesi"

Un obiettivo che è lo stesso indicato dal ministro della Salute Roberto Speranza: "Il nostro Paese sta molto meglio, la strada è quella giusta - dice - Dobbiamo tenere alta l'attenzione ma i numeri stanno migliorando e questo è il momento di programmare il futuro”
Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga si dice "decisamente soddisfatto per il risultato raggiunto con l'adozione - nell'ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, Roberto Speranza - delle 'Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali' elaborate ed approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome". "Ancora una volta - aggiunge - abbiamo dimostrato come sia fondamentale nel confronto fra lo Stato e le Regioni un approccio fondato sulla collaborazione istituzionale"

"Come Conferenza delle Regioni - sottolinea Fedriga - abbiamo avvertito da subito la necessità di mettere a disposizione il nostro contributo di proposte, elaborando rapidamente linee guida che consentissero a tutti i settori che hanno ripreso o stanno per riprendere le loro attività di poterlo fare organizzandosi per tempo sulla base di un pacchetto di regole di prevenzione comuni"

"Ora il mio pensiero va - continua Fedriga - a tutte quelle attività che con le misure di prevenzione dovute alla pandemia hanno dovuto sopportare lunghi periodi di chiusura e che, con il passaggio di alcune Regioni in zona bianca, potranno finalmente anticipare le aperture nel rispetto dei protocolli di prevenzione previsti proprio nelle linee guida della Conferenza. Linee guida che saranno recepite in queste Regioni con specifiche ordinanze regionali. Penso che sia un piccolo, ma importante segnale per la ripartenza del Paese"