Covid, Locatelli a Sky TG24: "Grazie ai vaccini fase più tranquilla"

Cronaca

Il presidente del CSS a e-Venti: "Entro l'estate fortemente ridotta la circolazione del virus". Sull'uso delle mascherine: "Con dati migliori faremo una riflessione. Per il momento pensiamo a tenere sotto controllo i contagi"

Grazie ai vaccini, "ci stiamo avvicinando ad una fase molto più tranquilla e che crea meno preoccupazioni" rispetto all'anno scorso. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, intervistato a e-Venti su Sky TG24, ricordando che "già a giugno avremo più di 20 milioni di dosi disponibili" e che a questa velocità "certamente riusciremo a ridurre ulteriormente la circolazione virale entro l'estate", "fra agosto e settembre" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

“Con dati migliori riflessione su mascherine”

"Se i numeri continueranno ad andare nella direzione che hanno preso - ha proseguito il presidente del’Iss - si potrà aprire una riflessione" sul superamento dell'obbligo di tenere la mascherina all'aperto. Rispondendo alla domanda se questo potrà avvenire nel mese di agosto, Locatelli ha detto che bisognerà seguire "la stessa prudenza che contraddistingue le parole del presidente del consiglio", Mario Draghi, sulla gradualità delle decisioni. Quanto all'uso delle mascherine al chiuso da parte di persone già vaccinate, Locatelli ha detto che "se si ha a che fare con persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione e non presentano particolari fragilità" il superamento dell'obbligo della mascherina "è qualcosa che può essere considerato". Ora, ha ribadito, bisogna "tenere sotto controllo i numeri, poi ragioneremo sull'abbandono delle mascherine".

Reggio Emilia. Personale dell'Ausl esegue un tampone antigenico per la ricerca rapida del virus Covid-19 (Reggio Emilia - 2020-11-18, ROBERTO BRANCOLINI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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“Seconda dose Pfizer a 42 giorni non inficia l’efficacia del vaccino”

Secondo il coodinatore del Cts, iniettare la seconda dose di Pfizer a 42 giorni dalla prima "non inficia l'efficacia della vaccinazione", ed è per questo motivo che in Italia è stato indicato questo intervallo. Quanto allo studio inglese secondo cui un'attesa più lunga migliorerebbe l'efficacia, "lo studio ha degli spunti interessanti, perché si riferisce ad una popolazione di ultraottantenni", ma si tratta comunque dei risultati di una ricerca "che ha coinvolto meno di 200 soggetti".

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“I richiami dipendono dalla durata della protezione”

La questione se siano necessari ulteriori richiami per chi abbia completato la vaccinazione per "è una domanda fondamentale, ma che fa riferimento alla durata della protezione di un vaccino". Locatelli ha sottolienato che oggi "non sappiamo esattamente quanto durerà" quella dei vaccini attualmente somministrati. E anche per l'obiettivo dell'immunità di gregge, Locatelli ha sottolineato che "dobbiamo sempre riferirci al tipo di virus" che conosciamo e che può essere soggetto a varianti. Quanto alla variante indiana, i cui casi accertati in Gran Bretagna stanno creando qualche allarme, Locatelli ha ricordato che "la variante indiana sembra essere caratterizzata da maggior contagiosità, ma non da maggior patogenicità".

Researchers at work in the ReiThera's laboratories , company is working on second phase of the anti-Covid vaccine named ''GRAd-CoV2'', Castel Romano, outskirts of Rome, on 8 Jannuary 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

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"Fra agosto e settembre situazione sotto controllo"

"Fra agosto e settembre" la situazione della circolazione del virus dovrebbe portata "sotto controllo". Locatelli ha ricordato che i venti milioni di dosi di vaccino in arrivo permetteranno di somministrarne "una media di 650-670 mila al giorno: andando avanti di questo passo ridurremo ulteriormente la carica virale e potremo avere la situazione sotto controllo fra agosto e settembre".

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"Richiamo potrebbe essere necessario"

Per il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, "potrebbe essere necessario" ricorrere ad un richiamo della vaccinazione in base a quella che sarà la durata della protezione riscontrata: "ad oggi - ha detto - non sappiamo ancora esattamente quale sia, fino a nove o dieci mesi dovremmo essere largamente coperti", ma oltre questo termine "è assolutamente possibile se non probabile dover andare incontro a una dose di richiamo".

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"Vaccini a scuola possibili, ma prima fascia 60-69"

"Per la fascia 12-15 anni senz'altro è attesa la valutazione dell'Ema entro la fine del mese di maggio, poi l'agenzia italiana del farmaco è molto veloce", ha spiegato rispondendo ad una domanda sulla possibiità di vaccinare i ragazzi e le ragazze in per il prossimo anno scolastico. "Però - ha avvertito Locatelli - dobbiamo ancora completare il processo di messa in sicurezza della fascia 60-69 perché il tasso di letalità in questa fascia non è trascurabile".

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