Voleva 100 alla Maturità ma prende 98, fa ricorso e vince

Cronaca

I giudici del Tar di Trento non hanno gradito la reazione degli insegnanti: la commissione d’esame si è dovuta riunire una seconda volta e cambiare il voto dell’esame dello studente

Quando ha visto svanire il suo sogno di prendere 100 alla Mauturità, solo per un soffio, si è rivolto direttamente al Tar. E' successo a uno studente del Liceo Rosmini, di Rovereto (Trento), che era stato promosso con 98. Il dirigente scolastico della scuola ha spiegato che all'unanimità la Commissione aveva deciso di assegnare quel punteggio al ragazzo perchè il percorso dello studente sarebbe stato buono ma non eccellente. Ma è dovuto ritornare sui suoi passi e assegnare 100 al ragazzo

 

La decisione

 

A marzo, con un’ordinanza, il Tribunale amministrativo aveva accolto il ricorso in via cautelare dispondendo il riesame del caso. La commissione quindi si era riunita una seconda volta e aveva deciso di assegnare il punteggio massimo allo studente. Da qui la dichiarazione del Tar di "cessata materia del contendere".

 

La sentenza

 

Il Tar non ha gradito la presa di posizione dei docenti e ha scritto: «Quanto alla reazione, risentita e a tratti stizzita, dei docenti è appena il caso di rilevare che gli insegnanti, per il ruolo educativo e di esempio rivestito, non possono pretendere di essere legibus soluti e, quindi, di poter disattendere quelle regole che, tra l'altro, nel caso di specie essi stessi si sono dati, pur errando nella loro formulazione. In tal senso non può che essere ribadito, anche a fronte della formazione di educazione civica che nelle scuole superiori va impartita agli studenti e che è comprensiva soprattutto della conoscenza dei principi contenuti nella nostra Costituzione, che ai sensi dell'articolo 113 "contro gli atti della pubblica amministrazione", tra cui assodatamente rientrano le scuole pubbliche, "è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa" e che, per consolidata giurisprudenza in tema di pubblica istruzione, i giudizi espressi dai docenti nei confronti degli studenti sono invero connotati da discrezionalità tecnica, poiché il livello di maturità e preparazione raggiunto dai singoli alunni costituisce espressione di una valutazione che riflette le specifiche competenze del corpo docente e che è perciò insindacabile e che, peraltro, in tale contesto al giudice amministrativo compete comunque di verificare se il procedimento, a conclusione del quale tale giudizio è stato formulato, sia conforme o meno al parametro normativo, ovvero ai criteri deliberati previamente dal collegio stesso e non risulti inficiato da vizi di manifesta illogicità, difetto di istruttoria e travisamento dei fatti".  Il ragazzo in passato aveva vinto anche le Olimpiadi di italiano e aveva fatto un master in inglese.

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