Il professore dell'università Cattolica parla intervistato a Sky TG24: “Il mondo è caratterizzato da aree dove la situazione sta migliorando e altre dove la situazione è drammatica come Taiwan e India. Il problema è che le persone continuano a muoversi”
“Dobbiamo essere prudenti per evitare di ricascarci”. Walter Ricciardi intervistato su Sky TG24 invita alla prudenza, ma poi ammette: "Il 2 giugno potrebbe scomparire il coprifuoco". Il professore dell’Università Cattolica esprime cautela su una situazione che resta ancora delicata anche al livello globale: “Il mondo è caratterizzato da aree dove la situazione sta migliorando e altre dove la situazione è drammatica come Taiwan e India. Il problema è che le persone continuano a muoversi”. In Italia, aggiunge, "se i dati saranno confermati, il 2 giugno penso che si potrà togliere il coprifuoco" (COVID, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA, MAPPE, GRAFICHE).
"Vaccinare, vaccinare e vaccinare"
"Dobbiamo vaccinare, vaccinare e vaccinare - continua il professor Ricciardi - Bene aver vaccinato gli anziani. Non bisogna abbassare la guardia, si deve essere molto prudenti e continuare con la campagna vaccinale". E sulle mascherine concede: "In uno spazio aperto, se uno fa jogging o una passeggiata da solo può non indossarla. Ma se ci si trova in una situazione affollata è diverso. Bisogna stare attenti".
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Sul coprifuoco: "Graduali nell'allentamento"
Sul coprifuoco il professore apre a qualche passo in avanti, ma senza fretta: “Bisogna essere graduali nell’allentamento. Possiamo allentare, ma senza esagerare, altrimenti si ricade nei rischi che altri paesi hanno pagato amaramente. Se poi sarà alle 23 o alle 24 lo deciderà la politica, ma il concetto è che la limitazione della circolazione è ancora importante. Si pensi che Taiwan sta attivando un lockdown con 23 casi. Loro vogliono eliminare il virus, cosa che noi non abbiamo ancora fatto perché ancora abbiamo migliaia di casi al giorno”. Per la cancellazione di questa misura si dovrà dunque ancora aspettare, Ricciardi accetta comunque di prendere in considerazione una data: “Il 2 giugno potrebbe scomparire il coprifuoco, ma dobbiamo vedere se questa inversione di tendenza verso la diminuzione sarà confermata oppure no”.
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"Osservare gli effetti delle riaperture"
Per Ricciardi bisognerà continuare a monitorare la situazione: “È molto importante vedere quello che succederà nelle prossime due settimane, contrariamente al passato gli effetti non si manifestano dopo due settimane ma tre o quattro settimane. Vedremo dunque ora gli effetti delle riaperture del 26 aprile. Se nonostante le riaperture resterà la diminuzione potremo essere ottimisti. Altrimenti dovremo essere più cauti”. È certo che più vaccinati avremo, più potremo essere tranquilli, per esempio “due persone vaccinate potranno non indossare la mascherina, ma nei confronti di chi non è vaccinato bisognerà continuare a indossarla”, chiarisce il professore.
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"Le nuove ondate erano evitabili"
Il professore in passato aveva espresso più di qualche riserva verso alcune riaperture troppo affrettate, e alla domanda se la seconda e la terza ondata del virus si potevano evitare, risponde così: “Tutte le ondate epidemiche sono evitabili. Se si basano le decisioni sulle evidenze scientifiche tutto può essere evitato. Ma purtroppo. anche in alcune aree del nostro Paese, a volte ci si è basati sulla pancia”.