In pochi giorni sono state somministrate 6900 dosi con una copertura vaccinale molto ampia: secondo l'Asl Napoli 2 Nord, che ha coordinato le operazioni, si tratta del 92 per cento dei residenti vaccinabili. I vaccinati più giovani hanno 18 anni: "Finalmente vediamo il futuro"
"Inizialmente avevo paura, perché sono un po' agofobico, poi ho capito che era un momento importante e sono andato avanti senza ripensamenti". Fabio ha 18 anni ed è tra i più giovani vaccinati di Procida, la piccola isola amata dalla letteratura e dal cinema, che è stata scenario del capolavoro Il Postino e che si candida a essere la prima isola covid free d'Italia, oltre a essere stata scelta come Capitale della Cultura nel 2022.
Come è andata la campagna vaccinale a Procida
Ha fatto discutere la scelta di dare una corsia preferenziale alle isole, sostenuta dal ministro del Turismo Garavaglia e sposata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che contestualmente aveva anche affermato di non voler procedere esclusivamente per fasce d'età ma anche per categorie economiche, come invece prevede il piano vaccinale del Governo. Alla fine, si è proceduto per fasce d'età decrescenti: a Procida sono state somministrate dosi di vaccino dagli over 80 fino ai diciottenni. In una buona percentuale è stato anche usato il vaccino J&J, che è monodose. In un'isola tanto piccola, anche per questioni di risparmio, i vaccini di massa sono stati somministrati nella sede del Comune, che è stata "riconvertita" per l'occasione. In pochi giorni sono state vaccinate 6900 persone e una copertura vaccinale molto ampia: secondo l'Asl Napoli 2 Nord, che ha coordinato le operazioni, si tratta del 92 per cento dei residenti vaccinabili.
Le polemiche sulle isole covid free
Le vaccinazioni di massa erano state bloccate da un'ordinanza firmata dal generale Figliuolo che ribadiva la priorità da dare ad anziani, fragili, caregiver e personale sanitario, senza alcuna corsia preferenziale. Ci sono state anche reazioni dei sindaci, tra i quali Dino Ambrosino, primo cittadino di Procida, che ribadisce a Sky Tg24: "I nostri territori, prima che per ragioni turistiche, hanno bisogno di aiuto perché territori fragili dal punto di vista sanitario perché l'assistenza è più limitata, con il covid ancora di più". Il motivo è questo: "Basti pensare che ogni volta che c'è da fare un soccorso più complesso - spiega - deve arrivare sull'isola l'idroambulanza, nel caso del covid la barella di biocontenimento, e con mezzi limitati questi processi sono più complessi. I cittadini di Procida corrono più rischi di chi è sulla terraferma". Ad ogni modo, alla fine si è proceduto comunque per fasce d'età.
Le reazioni dei vaccinati più giovani: "Finalmente vediamo il futuro"
Tra gli ultimi vaccinati, poco prima che il Municipio smetta di essere - per il momento - centro vaccinale e torni alla sua veste abituale, ci sono tanti giovani e giovanissimi. Come Francesca, 23 anni, che lavora in un panificio e negli anni ha visto crescere le vendite grazie ai tanti visitatori: "E' importante vaccinarsi, ho colto questa opportunità subito e con entusiasmo, è importante per riprendere la vita e prendere in mano il futuro, che è dei giovani". E c'è Mauro, da poco diciottenne, al quale domandiamo come si senta ad essere tra i vaccinati più giovani: "Come mi sento? Una bomba". Due primati in un solo anno per questa piccola isola di case colorate ed ex pescatori, apprezzata in tutto il mondo per la sua anticonvenzionale bellezza: essere stata scelta come capitale della cultura 2022 e prima isola ad aspirare a essere covid free. E spuntano anche i primi visitatori.