Andria, sequestrato un arsenale di armi: mine anticarro, mitragliatori e bombe a mano

Cronaca
Foto d'archivio Ansa

Il ritrovamento in una masseria della città. L'operazione è stata condotta dalla squadra mobile di Bari dopo lunghe indagini della Dda di Lecce. Trovate bombe a mano, Kalashnikov e Uzi, e fucili di precisione. Il procuratore di Lecce: "Potrebbe essere il più ingente ritrovamento di armi mai effettuato in Italia”

Un vero e proprio arsenale da guerra è stato sequestrato in una masseria di Andria, nel Barese: ritrovati 65 fucili mitragliatori d'assalto tra cui Uzi e kalashnikov, 33 fucili comprese carabine di precisione, 99 pistole, mine anticarro, bombe a mano, circa 300 detonatori e 10 silenziatori per pistole. A condurre l’operazione la squadra mobile di Bari, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Lecce. L'inchiesta era nata su segnalazione della Procura di Bari, che l'ha segnalata a Lecce per competenza territoriale.

Procuratore Lecce: “Potrebbe essere il più ingente ritrovamento di armi in Italia”

Le armi sono state trovate in un nascondiglio all'interno della masseria durante lunghe indagini che si sono avvalse di intercettazioni ambientali, telefoniche, pedinamenti e ricognizioni fotografiche. All'esito degli accertamenti, gli agenti della Squadra mobile, su disposizione della Dda di Lecce, hanno deciso di intervenire per sequestrare l’intero arsenale. Sulle armi sono state avviate perizie per risalire alla provenienza, alla destinazione e all'effettiva titolarità. L’arsenale “a una prima valutazione potrebbe verosimilmente rappresentare ad oggi il più importante sequestro di armi mai effettuato nel Paese", ha scritto il procuratore della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone de Castris, in una nota.

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