Continua la sequenza sismica nel Mar Adriatico iniziata con la scossa del 27 marzo, tra Italia e Croazia. Dalla mezzanotte l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato oltre 10 terremoti, due dei quali di magnitudo 3.1. Non si segnalano danni a persone o cose
Continua la sequenza sismica nel Mar Adriatico iniziata con la scossa di magnitudo 5.2 (rivista al ribasso da 5.6) del 27 marzo tra Italia e Croazia. Dalla mezzanotte l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato oltre 10 terremoti, due dei quali di magnitudo 3.1, per un totale di circa 65 eventi sismici da ieri pomeriggio. Non si segnalano danni a persone o cose.
L'inizio dello sciame sismico
Ieri la scossa più forte era stata avvertita alle 14,47 nell’Adriatico centrale, con una profondità stimata pari a 5 chilometri in mare aperto. Il movimento della terra era stato avvertito in Abruzzo, Molise e Puglia, in particolare nelle località della costa. Ci sono poi state nove repliche in un'ora, tutte nella stessa zona dell'Adriatico centrale.