
Dalla Spagnola al Covid, le "cartoline da una pandemia" di Nicola Bertasi
Le 'Pandemic Postcards' mescolano immagini dell’influenza spagnola di inizio '900 negli Stati Uniti con foto sull'emergenza coronavirus in corso. “Un messaggio? Un avvertimento? O uno scherzo della dimensione spazio-temporale?”, si interroga l’autore.
Intervista per Lo Spunto Fotografico
di Chiara Piotto

Dieci cartoline su una pandemia, anzi su due pandemie. Collage originali per parlare del momento eccezionale che stiamo attraversando. “Un messaggio? Un avvertimento? O uno scherzo della dimensione spazio-temporale?”, si interroga l’autore Nicola Bertasi
Il sito delle 'Pandemic Postcards'
A inizio del lockdown il fotografo ha fatto alcune ricerche in un archivio pubblico americano. Lì ha trovato testimonianze sull’influenza spagnola del 1918-19 negli Stati Uniti: persone con mascherine immortalate in ritratti di un’altra epoca, ospedali di fortuna, cartelli con divieti... Immagini che si mescolano con quelle di oggi, in un racconto che unisce passato e presente

“La sensazione di disagio per lo spettatore, anzi per il destinatario delle cartoline, è dovuta all’iniziale difficoltà di decodificare una serie di piani sovrapposti”, dice Bertasi. Viene spontaneo domandarsi cosa sia cambiato, in questo secolo, nel nostro modo di fronteggiare l’emergenza sanitaria

“Attraverso questo progetto volevo, anche ironicamente, suggerire la nostra difficoltà a pensare il tempo della storia”, racconta il fotografo. “Il tempo delle Pandemic Postcards è volutamente confuso perché il passato si ripropone spesso nel presente, a volte anche nella proiezione che ci facciamo del futuro quando lo si scorda troppo facilmente”

A livello tecnico, si tratta di collage digitali e materici, spiega Bertasi: “Ritagli di giornali, illustrazioni e materiale vario montato su una collezione di ‘cartoline’ ritrovate all'interno degli US National Archives. A volte ho inserito anche pubblicità di mascherine "fashion" che ricevevo su Instagram nei mesi iniziali della pandemia; erano pubblicità di un cinismo davvero esasperante. Il lavoro di collage è stato molto lungo: per realizzare una sola cartolina - tra sbagli, cose cestinate, tentativi infruttuosi, ricerche - mi occorreva più di una settimana”

Le Pandemic Postcards, a cui Bertasi ha lavorato insieme alla curatrice Valeria Ribaldi, al grafico Francesca Todde e a Iris Humm per le traduzioni, sono parte del progetto più ampio Pandemic Papers che consiste anche in tavole, poster e altri materiali d’archivio. Le cartoline sono in prevendita fino a fine febbraio, e la speranza è che l’emergenza consenta l’allestimento di una mostra quanto prima. Intanto il libro sarà presentato giovedì 22 aprile presso MiCamera, a Milano
Le Pandemic Postcards di Nicola Bertasi