Incontri, la nuova serie di podcast della Consulta

Cronaca

Si chiama "Incontri" la serie di podcast sulla cultura della Corte Costituzionale. Ogni venerdì un dialogo tra un giudice della Consulta e un esponente della cultura italiana sui temi della società. Tra le personalità che hanno aderito all'iniziativa figurano Massimo Cacciari, Gianrico Carofiglio, Natalia Aspesi, Carlo Cottarelli, Dacia Maraini e tanti altri

Un lungo itinerario di dialogo e confronto con la società civile, che ora si arricchisce di una nuova tappa. La Corte Costituzionale incontra il mondo della cultura. Nel senso più ampio del termine. Negli anni scorsi i Viaggi in Italia, nelle scuole e poi nelle carceri, avevano dato il via al nuovo corso della Consulta che guarda al cittadino, che spiega se stessa, che si avvicina e avvicina, che racconta e si racconta. Che spiega le fondamenta stesse della nostra Carta e il ruolo di massimo garante che la contraddistingue nei confronti degli italiani e dei loro diritti. 

I podcast

Ogni venerdì, il ciclo è iniziato lo scorso 12 febbraio, una nuova serie di podcast dal titolo "Incontri" apre le porte della legislazione italiana e della sua interpretazione alla luce delle domande e dei temi posti da personalità del mondo dell'arte, della scrittura, della filosofia, della letteratura e della cultura, appunto, in geneale (IL TRAILER). A dialogare con i giudici della Corte -venti minuti di confronto- saranno Paolo Mieli, Natalia Aspesi, Stefano Boeri, Massimo Cacciari, Gianrico Carofiglio, Carlo Cottarelli, Dacia Maraini, Marco Bellocchio, monsignor Bruno Forte, Fabiola Gianotti, Monica Guerritore, Mario Martone, Nicola Piovani, Marco Travaglio e tanti altri intellettuali. 

Gli incontri e la libreria della Corte

Dialoghi per capire il mondo delle leggi e i suoi incroci con tutto ciò che ruota intorno ai temi più alti e significativi nella formazione dell'individuo sul piano intellettuale e morale, dai temi della società e del sapere, artistico, universitario, filosofico, storico, letterario…e non solo. Due voci che si confrontano. Una personalità della cultura italiana individua ed elabora un argomento che viene commentato da un giudice. I Podcast saranno, di volta in volta inseriti nella pagina "Libreria" del sito della Corte. 

La cultura pilastro della comunità

La cultura -spiega il presidente della Consulta Giancarlo Coraggio- deve essere il volano della ricostruzione, così come sancito dalla nostra Carta fondamentale, pilastro della comunità per garantire il pieno sviluppo della persona: un diritto della persona e un dovere della Repubblica.

Le iniziative della Consulta

Un percorso di apertura verso la società civile, iniziato da tempo, per promuovere e consolidare la cultura costituzionale: dapprima con i Viaggi nelle scuole e negli istituti penitenziari, poi con la più ampia iniziativa della "Libreria" dei Podcast nata il 2 giugno scorso, con la prima uscita su "La Corte e la Repubblica" di Marta Cartabia, in piena emergenza sanitaria, per mantenere vivo il legame con l'esterno.

 

La Corte Costituzionale

Nell'ordinamento italiano la Consulta è un organo di garanzia costituzionale che deve verificare la conformità alla Costituzione delle leggi, statali e regionali, e degli atti aventi forza di legge. Tra i suoi compiti c'è quello di dirimere conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le regioni e tra le Regioni stesse e giudicare sulle accuse nei confronti del Presidente della Repubblica, oltre che verificare l'ammissibilità dei referendum abrogativi. 

 

La sede

La sua sede è a Roma, al palazzo della Consulta, così detto perché sede della Sacra Consulta dello Stato pontificio fino al 1870 e si trova in piazza del Quirinale, a pochi metri dal palazzo omonimo, sede ufficiale del Presidente della Repubblica.

 

La composizione

E' composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Capo dello Stato, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria e amministrative (Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei conti).

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