Vax day, Speranza: ”È la strada per chiudere una stagione difficile"

Cronaca

Il ministro della Salute era presente all'ospedale Spallanzani di Roma dove sono state eseguite le prime tre vaccinazioni anti Covid al personale medico e sociosanitario. "L'arrivo delle dosi è un punto di svolta", ha dichiarato

"È una giornata che aspettavamo da tempo", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza subito dopo le prime tre vaccinazioni anti Covid all'ospedale Spallanzani di Roma (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - COME, DOVE E A CHI VIENE SOMMINISTRATO IL VACCINO - LO SPECIALE DI SKY TG24).

"Bisogna resistere ancora alcuni mesi"

Nonostante l'euforia legata all'arrivo delle prime dosi di vaccino, il ministro ritorna prudente sottolineando che "arriva la luce ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non è finita ancora e serve sempre il rispetto delle regole". In un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Speranza ha ribadito: "È come se dopo una lunga notte, potessimo finalmente rivedere l'alba. Il mattino però è ancora lontano". Si tornerà ancora al sistema delle aree colorate, ha spiegato inoltre: "Dal 7 gennaio si tornerà a questo sistema, che ha dimostrato di funzionare. Ho fiducia negli italiani, a ogni passaggio hanno sempre dimostrato di capire".

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"L'arrivo del vaccino è un punto di svolta"

Nel colloquio con Repubblica, Speranza ha parlato anche a chi ha dubbi sul vaccino. "Penso che di fronte a chi ha dubbi o paure sul vaccino, le istituzioni debbano rispondere con trasparenza, portando le evidenze scientifiche. Senza insulti. Il suo arrivo è un punto di svolta, ma abbiamo bisogno che si vaccinino tra i 10 e i 15 milioni di persone, numeri che avremo in primavera inoltrata". Sull'obbligatorietà della somministrazione, invece, il ministro è netto: "Tutta Europa ha scelto un'altra strada". Quanto alla scuola, "abbiamo tenuto aperto il primo ciclo anche in zona rossa, l'abbiamo tutelata il più possibile. C'è un accordo con le Regioni per riaprire in presenza le superiori al 50%". Tutto dipende dalla curva, conclude Speranza: "L'obiettivo è 50 casi ogni 100 mila abitanti. Adesso ne abbiamo 150".

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"Insieme vinceremo questa sfida"

"Mi ricordo quando mi telefonarono per avvertirmi che erano stati ricoverati allo Spallanzani i primi 2 cittadini cinesi, in Italia per turismo, con il sospetto di aver contratto il Covid". Si affida a questo ricordo il ministro della Salute per commentare il via alle prime vaccinazioni partite in Italia. A quasi un anno esatto dal ricovero dei coniugi cinesi, infatti, i cancelli dell'ospedale romano si sono riaperti ma questa volta per far entrare il camion della Pfizer con le prime dosi di vaccino. "Serviranno ancora settimane di lavoro. Ci sarà da resistere e combattere con gli strumenti che abbiamo imparato a conoscere in queste settimane - ha proseguito il ministro - Abbiamo uno strumento che ci consente di vincere la battaglia ma serve ancora tempo, prudenza e cautela. In questi mesi gli italiani hanno dimostrato di essere all'altezza della sfida e lo dimostreranno di nuovo. Insieme vinceremo la sfida".

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