
Covid, Fondazione Gimbe: "Discesa contagi troppo lenta. Serrata inevitabile"
Dal monitoraggio nella settimana dal 9 al 15 dicembre viene sottolineato che gli ospedali sono "ancora saturi" e i decessi nell'ultimo mese hanno superato quota 20.000. Per questo motivo la Fondazione invita a non abbassare la guardia per evitare un nuovo aumento dei contagi da coronavirus in Italia

"La serrata di Natale è inevitabile se vogliamo evitare la terza ondata". È questo l'avviso della Fondazione Gimbe analizzando i dati del suo monitoraggio settimanale relativo al periodo che va dal 9 al 15 dicembre
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La fondazione ha sottolineato che "la discesa dei contagi è troppo lenta, gli ospedali sono ancora saturi, i decessi nell'ultimo mese sono oltre 20.000"
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Il monitoraggio ha confermato un lieve rallentamento nella crescita dei nuovi casi, ma che sarebbe sovrastimato perché correlato a un ulteriore calo dei tamponi
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Allo stesso tempo cala la pressione sugli ospedali, ma area medica e terapie intensive rimangono sopra la soglia di saturazione rispettivamente in 10 e 14 regioni. In salita anche il numero di decessi

"A fronte di questi numeri - ha evidenziato Gimbe - le (in)decisioni politiche sono in balia di conflitti governo-regioni, compromessi partitici e reazioni emotive, piuttosto che essere informate da un piano strategico per tutelare la salute, sostenere concretamente l'economia e gestire le conseguenze sociali della pandemia"

Per la Fondazione Gimbe si dovrebbe reagire e prevedere una serie di azioni concrete per evitare un nuovo aumento dei contagi da Covid-19 in Italia: "Governo e Regioni non possono limitarsi a temere la terza ondata, devono arginarla"

La Fondazione Gimbe sottolinea come questi dati "stridono" molto con le parole del premier Conte secondo cui "con misure calibrate e ben circoscritte stiamo reggendo bene questa seconda ondata"

Passando all'analisi dei dati nella settimana 9-15 dicembre, rispetto alla precedente, si è osservata una flessione dei nuovi casi (113.182 contro 136.493), a fronte di una riduzione di oltre 88 mila casi testati (462.645 contro 551.068) e di un rapporto positivi/casi testati stabile (24,5% contro 24,8%)

Calano del 9,5% i casi attualmente positivi (667.303 contro 737.525) e, sul fronte degli ospedali, diminuiscono ricoveri con sintomi (27.342 contro 30.081) e terapie intensive (3.003 contro 3.345)

In lieve riduzione sono anche i decessi (4.617 contro 4.879)

I decessi Covid sono stati oltre 20.000 nell'ultimo mese e più di 31.000 quelli della seconda ondata dal 1 settembre. Numeri che portano l'Italia al primo posto in Europa per morti totali da Covid-19, ovvero, 65.857, e per tasso di letalità, 3,5%

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 4.617 (-5,4%)

Terapia intensiva: -342 (-10,2%). Ricoverati con sintomi: -2.739 (-9,1%)

Nuovi casi: 113.182 (-17,1%). Casi attualmente positivi: -70.222 (-9,5%). Casi testati -88.423 (-16,1%). Tamponi totali: -162.837 (-12,9%)