In una delle strutture dell'associazione Caf, 11 minori su 24 sono risultati positivi al coronavirus. L'amministratore delegato Luisa Pavia a Sky TG24: "Fortunatamente non hanno bisogno di cure perché stanno bene. Sono convinta che riusciranno ad affrontare il Natale in modo sereno"
Non sarà un Natale semplice per i piccoli ospiti dell'associazione Caf, uno dei più importanti punti di riferimento, a Milano, per la tutela di bambini e ragazzi allontanati dalle loro famiglie perché vittime di maltrattamenti e abusi. In una delle loro strutture si è sviluppato un focolaio di coronavirus: 11 bambini su 24, tutti di età compresa fra i 2 e i 12 anni, sono risultati positivi. Si troveranno così costretti a trascorrere il Natale in isolamento.
"I bambini affronteranno il Natale in modo sereno"
"Abbiamo trasformato il nostro centro in una sorta di piccolo ospedale - dice a Sky TG24 l'amministratore delegato di Caf Luisa Pavia - dove i bambini fortunatamente non hanno bisogno di cure perché stanno bene. Però i loro educatori sono tutti bardati come gli infermieri che lavorano negli ospedali e certamente la situazione è complicata". Parliamo di bambini che già hanno alle spalle storie molto difficili, di grave disagio familiare, di maltrattamenti e - in alcuni casi - anche di abuso o di violenza, per cui giorni di festa come questi rappresentano un periodo un po' particolare. "Il Natale è sempre un momento difficile per i nostri bambini - ci dice ancora Luisa Pavia - perché sono bambini e ragazzi che sono lontani dalle famiglie. Quest'anno sarà ancora più difficile. Però abbiamo un'area intorno di tale e tanta solidarietà e forza per andare avanti che io sono convinta che i bambini riusciranno ad affrontare il Natale in modo sereno".