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Autostrade, revocati gli arresti domiciliari per l'ex ad Giovanni Castellucci

Cronaca
©LaPresse

Per i giudici del Riesame "emerge un quadro di totale mancanza di scrupoli per la vita e l'integrità degli utenti delle autostrade": le azioni di Castellucci non erano finalizzate solo a compiacere gli azionisti di maggioranza, ma anche per un tornaconto economico. Disposta l'interdizione professionale per 12 mesi

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Sono stati revocati gli arresti domiciliari per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Aspi e Atlantia. Una decisione arrivata dal tribunale del Riesame nell'inchiesta sulle barriere antirumore, ritenute difettose dall'accusa. I giudici hanno però disposto per il manager l'interdizione professionale per 12 mesi. Ma non è l'unica novità delle ultime ore. Un'altra indagine della procura di Genova vede infatti coinvolto l'ex ad di Autostrade Castellucci. L'ipotesi è tentata truffa per le spese per rimediare agli errori di progettazione delle barriere fonoassorbenti fatte passare come migliorie. La vecchia gestione di Aspi, secondo quanto sostiene l'accusa, avrebbe ottenuto un tornaconto economico in modo da diminuire i debiti assunti verso lo Stato con la sottoscrizione della Convenzione unica.

 

Giudici Riesame: azioni Castellucci per tornaconto economico

Per i giudici del Riesame, le azioni di Castellucci non erano finalizzate solo a compiacere gli azionisti di maggioranza, ma anche per un tornaconto economico: erano "tutte volte a una poliedrica e persistente politica del profitto aziendale, soprattutto risparmiando le spese dovute, ma anche cercando di imputarle a capitoli non pertinenti perché potessero in parte essere detratte dai debiti verso la controparte". Secondo i giudici, "i soddisfatti azionisti di maggioranza lo compensavano adeguatamente:  già nel 2010 riceveva compensi per oltre un milione  e 250mila euro all'anno per Aspi e 750mila per Atlantia". 

Secondo le indagini della procura e della Gdf sulle barriere fonoassorbenti pericolose, su Giovanni Castellucci "emerge un quadro di totale mancanza di scrupoli per la vita e l'integrità degli utenti delle autostrade". Questo si legge nelle motivazioni dei giudici del Riesame per la revoca dei domiciliari all'ex ad di Aspi e Atlantia. "Gli indagati hanno compiuto azioni ed omissioni relative praticamente a tutti i tipi e gli oggetti di manutenzione ed adeguamento nell'ambito della gestione delle autostrade".

 

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La procura di Genova sta indagando su Castellucci anche per la vicenda delle gallerie, inchiesta aperta dopo il crollo della volta della galleria Berté in A26, la Genova - Gravellona Toce il 30 dicembre dello scorso anno. In quell'occasione caddero oltre due tonnellate di cemento, fortunatamente nessun mezzo rimase coinvolto. Quell'episodio fece scattare una nuova inchiesta su Aspi, con controlli sulla rete terminati in interventi di manutenzione che hanno causato code chilometriche e danni economici per circa un miliardo. Il fascicolo è sul tavolo del ministero dei Trasporti.

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