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TG24 LIVE IN a Courmayeur, l’approfondimento Idee per il Dopo

Cronaca

Con lo scrittore britannico Ken Follett, gli imprenditori Marco Tronchetti Provera e Brunello Cucinelli, l'economista Mariana Mazzucato, la neo-rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni e lo scrittore premio Pulitzer Richard Ford, il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis ha condotto una riflessione sul futuro delle nostre società dopo il Covid-19

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Stiamo vivendo un momento di grandi mutazioni. Le necessità del distanziamento fisico hanno un effetto sul nostro futuro, sul nostro modo di lavorare, di produrre, trasformano lo spazio delle nostre città e delle nostre case, cambiano il nostro approccio alle tecnologie e la nostra fiducia nella scienza. A Sky TG24 LIVE IN, il 5 dicembre, assieme allo scrittore britannico Ken Follett, agli imprenditori Marco Tronchetti Provera e Brunello Cucinelli, all'economista Mariana Mazzucato, alla neo-rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e allo scrittore premio Pulitzer Richard Ford abbiamo tentato un’indagine sul futuro delle nostre società dopo il Covid-19. Tra dieci o vent’anni, le nostre città, le nostre case, il mondo del lavoro, della produzione, dell’istruzione, della scienza e della tecnologia saranno diversi da come li conosciamo oggi. Che ruolo avrà avuto la pandemia in questo mutamento? E che cosa possiamo fare oggi affinché questa trasformazione aiuti a migliorare le nostre società, a renderle capaci di affrontare nuove sfide? (LO SPECIALE LIVE IN).

 

 Tra un mese il Regno Unito sarà fuori dall’Unione Europea, il futuro per questo Paese è “una catastrofe. Non solo economica”. Lo ha detto a Sky TG24 Live In Courmayeur, l’evento di Sky TG24 per portare il dibattito sul territorio, lo scrittore best seller Ken Follett, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis. Sempre sulla Brexit, lo scrittore ha proseguito: “Il Regno Unito ha sempre fatto denaro facendo commercio, trade, business, adesso questo sarà un limite, forse lo faremo ma lo faremo meno. In un mondo moderno, tutto quello che c'è di buono e di positivo è l’interscambio e lo scambio con quanti più Paesi possibili. Pensiamo alle invenzioni scientifiche. L’atteggiamento giusto è quello dello stare assieme, a maggior ragione nel XXI secolo. Accogliere le differenze, accogliere le persone che vivono in altri luoghi, che parlano altre lingue e che hanno abitudini e costumi diversi. Bisogna accogliere, abbracciare, è questo che fa la cultura, così come la condivisione della scienza. La scienza è condivisione per eccellenza”.

Uscito da poco il suo nuovo “Fu sera e fu mattina”, sulla possibilità di scrivere un libro ispirato dall’attualità e da questo 2020 Ken Follett ha risposto: “È molto difficile per me scrivere su questioni contemporanee perché non sappiamo come le cose vanno a finire: in un romanzo ci deve essere un inizio, uno sviluppo e una fine, un'ultima pagina positiva o negativa che sia. Se io penso alle problematiche attuali o penso al virus, non so come andrà a finire, anche se spero di saperlo”.

“La scienza per me significa credere in diverse cose per le quali ci sono dati di fatto, prove, quelle che noi chiamiamo evidenze. Ci sono purtroppo persone che credono a tutte le terribili sciocchezze che leggono su internet. Io credo che riguardo alla scienza, così come in altri settori, bisogna avere fiducia in tutto ciò che ci presenta dei dati”, ha aggiunto Follett. Il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis gli quindi ha chiesto se c’è un leader che in questi mesi lo ha convinto, e lo scrittore ha risposto: “Il primo ministro della Nuova Zelanda, è una persona incredibile È una persona molto corretta e molto scientifica, una persona che sa diventare molto popolare. Se ci fossero delle elezioni e io potessi votare un politico al mondo, sceglierei lei”

 

 

 

 

BRUNELLO CUCINELLI

 

NECESSARIO RISTABILIRE UNA SORTA DI NUOVO CONTRATTO SOCIALE CON IL CREATO

 

 

“Io credo che abbiamo la necessità di ristabilire una sorta di nuovo contratto sociale con il creato. Credo che questa pandemia ci abbia lasciato l'idea di andare a informarci su dove sono prodotte le cose, come sono prodotte, se hanno recato danni al creato, alla terra, all'uomo. Questo farà la differenza specialmente nei giovani”. Lo ha detto a Sky TG24 Live In Courmayeur, l’evento di Sky TG24 per portare il dibattito sul territorio, l’imprenditore Brunello Cucinelli, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis.

“Chiedo ai giovani di unire tecnologia ed umanesimo e trovare nuovi lavori che noi non conosciamo – ha proseguito – Io sono molto positivo sulla nostra Italia. Noi siamo i più grandi produttori al mondo di cose di qualità. Noi siamo manifatturieri secondi solo alla Germania. Noi abbiamo delle aziende particolarmente belle. Io quindi sono fiduciosissimo sul futuro della nostra impresa”

 

 

 

 

MARIANA MAZZUCCATO

 

NECESSARIO RISTABILIRE UNA SORTA DI NUOVO CONTRATTO SOCIALE CON IL CREATO

 

USARE FONDI PER FAR PARTIRE INVESTIMENTI CHE NON SAREBBERO AVVENUTI, SENNÒ SAREBBE UNO SPRECO

 

 

“Nello stesso modo in cui non bisogna parlare di Stato come se fosse un grande mostro ma ci sono diversi tipi di Stato, quelli che hanno o non hanno investito abbastanza sulle proprie capacità, ci sono anche diversi tipi di impresa. Non ha senso parlare dell'imprenditore, vediamo che tipi di imprenditore abbiamo. Abbiamo la necessità di avere più pensiero nel lungo periodo”. Così a Sky TG24 Live In Courmayeur, l’evento di Sky TG24 per portare il dibattito sul territorio, l’economista Mariana Mazzuccato, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis.

“In Italia non sono mai mancati i fondi, però non si è riusciti a investire i soldi provenienti dall'Europa perché mancava la capacità organizzativa – ha aggiunto – Ora bisogna investire sulla capacità di programmare assieme tra pubblico e privato con le nuove sfide, come quella climatica ma anche quella del digital divide”. Quest’ultima, in particolare, comporta “investimenti per digitalizzare la PA, il settore delle Infrastrutture, dell'energia, delle telecomunicazioni, le banche, la finanza, però su questo bisogna avere una strategia industriale. Per troppi anni la strategia industriale di diversi Paesi inclusa l'Italia è stata una lista di settori a cui dare aiuti, quando invece bisogna fare una lista dei problemi che abbiamo. Bisogna far sì che la strategia industriale diventi una strategia per collaborare in modo nuovo, per usare questi fondi per far partire investimenti che non sarebbero avvenuti, sennò sarebbe uno spreco: l'Italia ha bisogno di trasformazione, non solo di tanti piccoli progettini che non portano a un risultato importante”.

 

 

 

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA

 

PER LA PRIMA VOLTA L'EUROPA IMPEGNA IL SUO BILANCIO E FA DEI PROGETTI COMUNI

 

L'ITALIA HA UN POTENZIALE ELEVATO: SE UNIAMO LA CAPACITÀ CREATIVA, LA BELLEZZA IN CUI VIVIAMO E LA CULTURA ABBIAMO UN'OCCASIONE ENORME

 

 

“La scienza sta dimostrando di avere un potenziale enorme, usandola con l'aiuto delle tecnologie e con l'intelligenza artificiale può raggiungere obiettivi incredibili. Il problema è come regolamentare quello che la scienza può fare che può diventare catastrofico, perché la potenza oggi la si ha nell'utilizzo delle biotecnologie: la conoscenza del genoma, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale vanno utilizzate insieme e regolate insieme, senza una regolamentazione andiamo in un mondo molto pericoloso”. Lo ha detto aSky TG24 Live In Courmayeur, l’evento di Sky TG24 per portare il dibattito sul territorio, l’imprenditoreMarco Tronchetti Provera, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis.

Sul futuro dell’Europa, l’imprenditore ha dichiarato: “Per la prima volta l'Europa impegna il suo bilancio e fa dei progetti comuni, e l'Italia può giocare la sua partita. L’Italia è piena di imprese che hanno solo bisogno di fiducia e ossigeno. L’Italia, le singole imprese hanno investito, la politica spesso ha fatto un racconto diverso, la stampa ha parlato di un'Italia finanziaria. L'Italia ha un grande potenziale in un'Europa con grande potenziale. Spero che si colga questa occasione perché è necessario ricreare organismi multilaterali in cui l'Europa può giocare un ruolo molto importante”.

“L'Italia ha un potenziale elevato: se uniamo la capacità creativa, la bellezza in cui viviamo, la cultura che è parte integrante della nostro Paese - se la utilizziamo nella formazione, per cercare di dare più creatività e fantasia a tecnologie che ci permettono di fare qualunque cosa, venendo dal Paese che è culla dell'arte, della cultura ma anche dell'impresa e della creatività dell'impresa - abbiamo un'occasione enorme. Il punto di equilibrio è la formazione: abbiamo la necessità di continuare a formare un Paese, il più bello del mondo, a formare i giovani, a credere in un futuro in cui ci vuole impegno come nel periodo della ricostruzione negli anni ‘50 o ’60”, ha spiegato l’imprenditore. “Ci sono musei italiani che in questi mesi hanno fatto cose meravigliose mettendo in rete la bellezza del Paese: qui c'è un potenziale inespresso enorme, spero che lo utilizzeremo”.

 

 

 

 

ANTONELLA POLIMENI

 

LIVELLI DI ISTRUZIONE: DATI MOLTO INCORAGGIANTI SUL GENERE FEMMINILE E PER LE ALTRE PROSPETTIVE SUL GENDER GAP

 

LA COMPETENZA DEVE DIVENTARE NON UN VALORE AGGIUNTO MA IL TREND SUL QUALE ORIENTARE I NOSTRI GIOVANI

 

 

 

“La competenza deve diventare non un valore aggiunto ma il trend sul quale orientare i nostri giovani. Le percentuali dei livelli di istruzione si attestano, in Italia, sul numero di laureati, su livelli piuttosto imbarazzanti però ci danno, se vogliamo leggerli in termini di genere, dei dati molto incoraggianti proprio sul genere femminile: sia sulle diplomate che sulle laureate, le ragazze si stanno staccando, stanno creando una platea di conoscenza che è incoraggiante anche per le altre prospettive sul gender gap”. Così a Sky TG24 Live In Courmayeur, l’evento di Sky TG24 per portare il dibattito sul territorio, la rettrice dell’università La Sapienza di Roma Antonella Polimeni, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis.

Sugli investimenti su formazione e ricerca, la rettrice ha poi aggiunto: “Quello che questa pandemia ci ha mostrato sono i danni fatti dal sotto-finanziamento su scienza, formazione e salute, il faro acceso sul modello fallimentare di assistenza ospedale-centrico piuttosto che le carenze nella medicina del territorio, che è stato il vero vulnus in questa pandemia”.

 

 

RICHARD FORD

 

CRISI SOCIALE IN AMERICA: NON POSSIAMO DIRE CHE TUTTO DIPENDE DA TRUMP

 

DISUGUAGLIANZE SOCIALI E RAZZIALI PURTROPPO NON SI CANCELLERANNO IN UN COLPO

 

 

“Sicuramente non possiamo dire che tutto quanto dipende da Trump, sappiamo bene che il modo in cui si vive in un Paese dipende all'ultimo presidente ma anche da tutti i precedenti. Dipende anche dalla leadership, e io personalmente negli ultimi quattro anni non ho visto una buona leadership. In America abbiamo avuto questa bruttissima storia di schiavitù e poi tutto questo si è trasformato in disuguaglianze sociali, soprattutto razziali: questo purtroppo non si cancellerà in un colpo”. Lo ha detto a Sky TG24 Live In Courmayeur, l’evento di Sky TG24 per portare il dibattito sul territorio, lo scrittore premio Pulitzer Richard Ford, intervistato dal direttore Giuseppe De Bellis, parlando della crisi sociale in America, strettamente collegata alla pandemia.

Lo scrittore ha aggiunto: “Abbiamo più di 70 milioni di persone che hanno votato per Trump: adesso cerchiamo di capire queste persone, capire il loro punto di vista attuale per noi è fondamentale. La soluzione per me è avere una buona leadership: io non so se riusciremo a trovare un accordo ma cercheremo di renderlo possibile”.

Chi è Brunello Cucinelli

Brunello Cucinelli, 67 anni, è stilista e fondatore dell'azienda che porta il suo nome. Nato in un paese di poche decine di abitanti in provincia di Perugia da una famiglia contadina, è diplomato geometra e nel 1978 fonda la sua azienda e investe nel cashmere. Oggi la Brunello Cucinelli SpA conta circa 600 milioni di fatturato, con una forte export all'estero dei prodotti italiani.

Chi è Ken Follett

Ken Follett è tra gli autori più amati. Nato a Cardiff nel 1949, vive tra Londra e Stevenage. Laureato in filosofia, ha lavorato come giornalista prima di dedicarsi alla scrittura. I suoi romanzi hanno venduto più di 170 mln di copie in 80 Paesi e 33 lingue. Il primo successo è La Cruna Dell’Ago, spy story ambientata nella II Guerra Mondiale a cui sono seguiti 32 titoli a lungo in cima alle classifiche. I Pilastri Della Terra ha dato inizio alla saga di Kingsbridge, proseguita ora con Fu Sera E Fu Mattina che ci ricorda come da sempre il progresso generi conflitto.

Chi è Mariana Mazzucato

Mariana Mazzucato insegna Economia dell’innovazione e del valore pubblico presso l’University College London, dove ha fondato e dirige l’Institute for Innovation and Public Purpose. È consulente di vari governi in tutto il mondo. Vive e lavora a Londra. Indicata nel 2013 tra i tre più importanti pensatori sul tema dell’innovazione, ha vinto nel 2014 il New Statesman SPERI Prize in Political Economy, nel 2015 l’Hans-Matthöfer-Preis e nel 2018 il Leontief Prize for Advancing the Frontiers of Economic Thought.

Chi è Antonella Polimeni

Antonella Polimeni è nata a Roma nel 1962 e si è laureata alla Sapienza in Medicina e Chirurgia nel 1987, diventando poi ricercatrice e docente. Nel novembre 2020 è stata eletta rettrice dell'Università La Sapienza, prima donna nella storia dell'ateneo a ricoprire questo ruolo. Era già preside della Facoltà di Medicina e odontoiatria.

Chi è Marco Tronchetti Provera

Marco Tronchetti Provera, 72 anni, è amministratore delegato e vice presidente esecutivo del gruppo Pirelli. Nato a Milano, laureato all'Università Bocconi, inizia la sua attività imprenditoriale e nel 1986 entra in Pirelli, di cui nel 1992 assumerà il controllo ricevendo il testimone da Leopoldo Pirelli. Da allora è stato anche presidente del Sole 24 Ore, di Telecom Italia e vicepresidente di Mediobanca.

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