Covid, Brusaferro sul monitoraggio Iss: "Il numero dei casi comincia ad appiattirsi"
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità ha illustrato in conferenza stampa i risultati del monitoraggio settimanale sullo stato della pandemia in Italia: "Rischio alto in tutto il Paese, ma le misure intraprese sono efficaci". Locatelli (Css): "Ora non rifare gli errori dell'estate". L'Rt nazionale si attesta a 1,18
"Negli ultimi giorni il numero dei casi comincia ad appiattirsi e questo indica il rallentamento dell'incidenza". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute illustrando i dati del monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia
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Il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute indica che l'indice di contagio Rt nazionale si attesta a 1,18
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Sul tema dell'indice di contagio Brusaferro ha evidenziato: "Non dobbiamo cantar vittoria perché l'Rt è ancora sopra 1, l'obiettivo è arrivare sotto 1. Una crescita anche lenta non è un obiettivo da perseguire, vogliamo perseguire una decrescita rapida dei casi"
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Brusaferro avverte comunque che "il rischio è alto in quasi tutto il paese anche se ci sono segnali di miglioramento, quindi bisogna mantenere con forza le misure adottate"
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In conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: "Tutto indica come la strategia di diversificazione delle misure abbia avuto una sua efficacia, ma dico a chiarissime lettere che questi indicatori di miglioramento e decelerazione della curva devono essere un invito a essere ancora più stringenti e rigorosi", ha sottolineato
"Bisogna scendere a Rt sotto 1", ha proseguito Locatelli. I dati sono indicativi di uno spiraglio significativo che si apre ma questa è una ragione per insistere. Evitiamo di ripetere gli errori della scorsa estate"
Locatelli si è soffermato anche sul tema dei vaccini: "Dico in maniera molto chiara che i profili di sicurezza dei vaccini che verranno resi commercialmente disponibili hanno seguito e seguiranno tutta una serie di step ineludibili dalle agenzie regolatorie più importanti", ha sottolineato
Brusaferro ha spiegato che "c'è un'Italia un po' monocolore perché l'epidemia colpisce un pò tutto il Paese. 732 casi per 100mila abitanti è l'incidenza a 14 giorni ma una quota di regioni si muove sotto tale incidenza"
"La probabilita di saturazione dei posti letto, anche quelli attivabili, a 30 giorni, si è un pò allontanata", ha poi spiegato il presidente dell'Iss. "Ciò vale sia per area medica sia per terapia intensiva"
Sulle ospedalizzazioni Brusaffero ha però sottolineato che "ormai praticamente in tutta Italia sono state superate le soglie di rischio in terapia intensiva. Vuol dire che diffusamente ci troviamo in una situazione in cui l'attività programmata per i bisogni di salute viene dilazionata per far fronte a questa domanda di assistenza per Covid"
"Oggi è la 27esima settimana di utilizzo del modello per la valutazione del rischio. Non è una pagella ma un modello che dà degli allerta", ha spiegato ancora Brusaferro. "L'Italia sta mostrando capacità di modellare la curva e auspichiamo che mantenendo misure possiamo portare la curva a livello gestibile ma non sarà un liberi tutti"
Sempre Brusaferro ha spiegato che "la fascia sotto i 50 anni viene coinvolta in maniera minima dal virus"
"Se da una parte possiamo vedere uno spiraglio, dall'altro lato dobbiamo tener duro perché gli indici di occupazione delle terapie intensive non sono positivi e questa situazione puo durare anche a lungo nonostante l'abbassamento dell'Rt", ha aggiunto durante la conferenza stampa Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute
"I decessi sono sempre tanti e questo non è un dato rassicurante", ha avvertito ancora Rezza
"L'età mediana lentamente cresce", ha poi aggiunto Brusaferro. "Oggi è a 48 anni, ancora sotto i livelli raggiunti a febbraio-marzo ma è in crescita. La quota di persone positive sopra i 70 anni continua a crescere"
Rezza ha specificato che "è previsto che le regioni possano al loro interno, a livello comunale o provinciale, adottare zone rosse più restrittive. Ciò è ancora permesso. Nel dpcm è pure previsto, ma mai messo in pratica, che zone possano essere esentate cioè ribassate o 'downgradate' nel livello della colorazione"