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Fondazione Open, seconda indagine su Carrai: nuovo sequestro di supporti informatici

Cronaca
©Fotogramma

Al vaglio dei pm ci sarebbero nuove ipotesi di reato emerse dall'analisi di materiale informatico già sequestrato all’imprenditore. Un nuovo filone dell’inchiesta in cui Carrai è già iscritto nel registro degli indagati per finanziamento illecito ai partiti insieme a Matteo Renzi, Luca Lotti, Maria Elena Boschi e all'ex presidente di Open, l'avvocato Alberto Bianchi

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Nuova indagine della procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Open per finanziamento illecito ai partiti. Al vaglio dei pm Luca Turco e Antonino Nastasi ci sarebbero nuove accuse, nuove ipotesi di reato emerse dall'analisi di materiale informatico già sequestrato a Marco Carrai e quindi già nella disponibilità degli inquirenti.

Gli inquirenti starebbero valutando nuove accuse a carico di Carrai

Nei giorni scorsi la polizia giudiziaria ha eseguito a carico dell'imprenditore un sequestro di supporti informatici: il provvedimento richiesto dalla procura sarebbe stato deciso nell'ambito di un nuovo filone di Open, inchiesta nella quale Carrai peraltro è già iscritto nel registro degli indagati per finanziamento illecito ai partiti insieme a Matteo Renzi, Luca Lotti, Maria Elena Boschi e all'ex presidente di Open, l'avvocato Alberto Bianchi. Il sequestro a Carrai riguarda supporti informatici che gli inquirenti, a seguito dell'esame del loro contenuto, hanno voluto formalmente acquisire proprio agli atti di un'altra indagine, che potrebbe esser stata generata dalla stessa inchiesta su Open e che ne è distinta. Gli inquirenti, quindi, starebbero valutando nuove accuse a carico di Carrai proprio sulla base di questo materiale informatico, che è stato duplicato al nuovo scopo investigativo.

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L’udienza rinviata e l’“archivio Open”

L'interesse dei pm sulla figura di Carrai c'è sempre stato nell'inchiesta su Open, in particolare in relazione al suo ruolo di contatto tra la stessa fondazione e il mondo dell'imprenditoria e della finanza. Inoltre, sui sequestri di documenti a Carrai, proprio oggi a Firenze era prevista - ma è slittata al 27 novembre - un'udienza al tribunale del riesame per discutere del ricorso presentato dai difensori dell'imprenditore, gli avvocati Filippo Cei e Massimo Dinoia, contro i sequestri subiti nell'ambito dell'inchiesta sulla Open. Udienza bis fissata dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio il provvedimento con il quale il tribunale della libertà aveva respinto il ricorso. I difensori di Carrai hanno chiesto ai giudici del tempo per esaminare gli atti che i pm hanno depositato per motivare la tesi accusatoria secondo la quale la fondazione Open avrebbe agito come un'articolazione di partito. Tra le carte depositate, sempre in base a quanto si è appreso, ci sarebbe il cosiddetto “archivio di Open”, tutta la documentazione relativa alla contabilità della fondazione. La procura intanto prosegue nelle indagini mentre a tutti i cinque indagati è stato ormai notificato un invito a comparire per il 24 novembre prossimo.