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Firenze, scontri al corteo non autorizzato contro il Dpcm. Quattro arresti e venti denunce

Cronaca

Si chiama 'Fate girare Firenze' la manifestazione non autorizzata organizzata nel capoluogo toscano tramite un invito mandato via WhatsApp. Incidenti nel centro storico, oltre mille i partecipanti alle proteste. Almeno 20 fermati dalle forze dell'ordine. Alcuni agenti feriti

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Quattro persone sono state arrestate e venti denunciate in seguito agli scontri avvenuti nella tarda serata del 30 ottobre a Firenze nell'ambito di una manifestazione non autorizzata contro il dpcm anti-Covid. L'arresto è scattato per quattro persone vicine all'area anarco-antagonista, tra cui, si spiega dalla questura, un 19enne proveniente da Arezzo al quale è contestato il lancio di molotov nella zona di borgo Ognissanti. Agli altri tre, tra cui due donne di 26 e 28 anni e un 29enne, tutti residenti a Firenze e provincia, contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale. I denunciati sono accusati a vario titolo di violenza e danneggiamento. Si tratta ancora di un bilancio parziale, perché proseguono gli accertamenti della Digos che potrebbero far salire il numero delle persone segnalate all'autorità giudiziaria.

 

Gli scontri nel centro storico

Il centro storico del capoluogo toscano è stato teatro di incidenti tra manifestanti e polizia con lancio di bombe carta, molotov, fumogeni, atti vandalici e ripetute cariche degli agenti.  Complessivamente, secondo una prima stima delle forze dell'ordine, sarebbero oltre mille le persone che hanno partecipato alle proteste, muovendosi in piccoli gruppi che si sono sparpagliati per il centro storico, creando disordini e scontrandosi con le forze dell'ordine. Gli ultimi tafferugli si sarebbero consumati in via dell'Albero. Durante i disordini in piazza Santa Maria Novella è stato dato alle fiamme un cassonetto interrato e per spengere le fiamme è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco (LE FOTO DEGLI SCONTRI DI FIRENZE - VIDEO 1 - VIDEO 2).

Corteo non autorizzato convocato via WhatsApp

Alla manifestazione non autorizzata, chiamata 'Fate girare Firenze' e organizzata tramite WhatsApp, hanno partecipato persone di varia estrazione politica, che spazia dalla destra all'antagonismo. I manifestanti si sono riuniti con un tam tam sui social e, dopo che i negozi del centro, soprattutto quelli del lusso, avevano chiuso in anticipo e blindato le vetrine per timore di saccheggi come quelli avvenuti in altre città, in circa duecento si sono radunati per entrare in piazza della Signoria, ma sono stati fermati dal cordone della polizia. Una parte si è allora spostata in piazza del Duomo, lanciando slogan contro il presidente del consiglio e accendendo fumogeni.

I manifestanti si sono divisi in tre gruppi

Secondo quanto ricostruito, alcune persone che tentavano di dirigersi verso piazza della Signoria sono state spinte indietro dagli agenti utilizzando gli scudi. I manifestanti si sono divisi in tre gruppi, in tre parti diversi del centro. Il più numeroso, oltre 200 persone in piazza Duomo, è stato sorvegliato sempre dalle forze dell'ordine. Un altro gruppo in via Calzioli, all'ingresso di piazza della Signoria, anche in questo caso è stato bloccato da un cordone di agenti. Il terzo, meno numeroso, era quello in piazza Santa Maria Novella. 

Fermi e lancio di molotov contro la polizia 

Secondo quanto appreso sarebbe rimasta ferita lievemente una decina di agenti raggiunti dal lancio di pietre, bottiglie e molotov. I manifestanti hanno anche danneggiato un'auto della polizia sfondandone i vetri. Un gruppo è stato disperso con un lancio di lacrimogeni in via degli Strozzi. La contrappposizione con i manifestanti, da parte dei quali è cominciato un lancio di bottiglie e altri oggetti, ha portato numerose cariche della polizia, almeno sei, in particolare lungo via Calzaioli e nella zona dello shopping. E mentre alcuni dei manifestanti scesi in piazza con intenti pacifici preferivano abbandonare la protesta, altri hanno continuato nei disordini, facendo esplodere bombe carta, rovesciando fioriere e bidoni e lanciando bottiglie di vetro.

Nardella: i violenti hanno messo a dura prova Firenze 

"Stasera una minoranza di persone venute intenzionalmente per provocare e cercare gli scontri ha messo a dura prova la nostra città. Una situazione del genere non l'avevo mai vista nella mia città. Una città come Firenze, che vive di un'economia globale, sta soffrendo molto, c'è stanchezza e rabbia. Ci sono state molte manifestazioni, ma pacifiche, e quello che più mi fa soffrire e arrabbiare è vedere che c'è qualcuno che cerca di strumentalizzare questa rabbia. Questo non è accettabile", ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella sugli scontri che in tarda serata hanno infiammato la città.