
Nuovo dpcm, la bozza: locali chiusi dalle 18 e la domenica. Regioni: "Misure di ristoro"
Il governo introdurrà nelle prossime ore nuove misure per cercare di fermare l’aumento dei contagi da coronavirus. Nella prima bozza previsto stop a teatri, cinema, casinò, sale scommesse. Primo ciclo scuola resta in presenza, Dad al 75% alle superiori. Raccomandato non spostarsi dal proprio Comune. Ipotesi stop a convegni e fiere, ma rischiano di fermarsi anche le piscine e palestre. Ma i territori invocano aiuti alle categorie più colpite

A distanza di circa una settimana, il governo sta per varare un nuovo dpcm. Tra la serata di sabato 24 e la giornata di domenica 25 ottobre, l'esecutivo dovrebbe ufficializzare ulteriori restrizioni, per provare a frenare l’aumento costante dei nuovi contagi da Coronavirus in Italia. Secondo la prima bozza, le nuove misure entrerebbero in vigore dal 25 o 26 ottobre. Le misure potrebbero restare in vigore fino al 24 novembre
QUI IL TESTO UFFICIALE DEL DPCM DOPO LA FIRMA DI CONTE
L’indirizzo di Conte sembra essere non favorevole a una chiusura totale, ma a un rallentamento di alcune attività. Secondo la prima bozza del dpcm, tra i punti principali ci sarebbero: stop a ristoranti e bar dopo le 18, chiusura di teatri, cinema, casinò, sale scommesse. Per la scuola, primo ciclo resta in presenza, Dad al 75% alle superiori. Infine verrà raccomandato di non spostarsi dal proprio Comune
QUI IL TESTO DEL NUOVO DPCM DEL 25 OTTOBRE DOPO LA FIRMA DI CONTE
Le Regioni però pongono le loro condizioni: si oppongono alle chiusure alle 18, chiedono la didattica fino al 100% per scuole superiori e università e, soprattutto, misure di ristoro destinate alle categorie più colpite già inserite all'interno del Dpcm

Molte attività non essenziali rischiano quindi di doversi fermare. La prima bozza del Dpcm al quale sta lavorando il governo prevede che saranno "sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto". La bozza, precisano fonti dell'esecutivo, è provvisoria e le misure potrebbero essere soggette a modifiche

Le scuole dovrebbero restare aperte parzialmente. L'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione - materna, elementari e medie - e per i servizi educativi per l'infanzia continuerà a svolgersi in presenza, prevede la prima bozza del nuovo Dpcm, in via di definizione. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali

La prima bozza del nuovo Dpcm, in via di definizione, prevede che siano sospesi i concorsi pubblici e privati. Sono sospese, si legge, le "procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica". Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della Protezione civile. Salve, inoltre, "le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Cts"
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Dovrebbe tramontare per il momento l'idea di limitare gli spostamenti tra le regioni. La bozza del dpcm dice che "è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune". Ma le regioni sembrano essersi opposte a una chiusura

Per ristoranti e locali il limite di chiusura potrebbe essere anticipato. La bozza del dpcm prevede che "a decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00"

Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E' consentita fino alle ore 24.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze

"Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21.00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private". È quanto prevede la prima bozza del Dpcm

Con riguardo alle abitazioni private, "è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". È quanto prevede la bozza del Dcpm a cui sta lavorando il governo

Tra le attività a rischio stop, a livello nazionale, ci sono convegni, fiere e congressi. La prima bozza spiega che "sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza"
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Una ulteriore riduzione del numero degli invitati potrebbe essere introdotta riguardo alle cerimonie. La bozza del dpcm raccomanda: "Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose". No quindi a banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni e battesimi

"L' accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro", spiega la bozza del dpcm. "È consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia"

Rischia limitazioni pesanti anche lo sport professionistico. La bozza del Dpcm, in via di definizione, prevede anche la sospensione di attività dei parchi tematici e di divertimento

È possibile che le serrande debbano essere abbassate anche in piscine e palestre

In bilico invece la stretta prevista per i centri commerciali che potrebbero restare aperti

I negozi al dettaglio resterebbero aperti, ma è possibile uno scaglionamento degli orari per alleggerire il trasporto pubblico

I mercati rionali potrebbero essere chiusi se non si individueranno regole precise per l’affluenza

Parrucchieri ed estetisti dovrebbero restare aperti ma potrebbero dover adottare ulteriori misure di sicurezza

Modifiche anche al trasporto pubblico, dove la soglia di capienza dell’80% potrebbe essere rivista al ribasso