Nelle prossime settimane verrà messa a punto una strategia che partirà dalla "bozza" del microbiologo Crisanti, attualmente al vaglio del ministero della Salute e del Cts. L'obiettivo del piano è essere attivo nel periodo più delicato dell'influenza stagionale e del suo picco. Saranno utilizzati anche nuovi modelli di test
Un gruppo di esperti sta elaborando un piano nazionale per i tamponi per individuare il coronavirus (GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - I FOCOLAI IN ITALIA), la cui elaborazione partirà dalla "bozza Crisanti", il progetto sottoposto a ministero della Salute e Cts dal microbiologo Andrea Crisanti. Il piano verrà messo a punto nelle prossime settimane, con l'obiettivo di entrare a regime nel periodo più delicato dell'influenza stagionale e del suo picco.
Previsti anche nuovi test
Sul tavolo degli esperti ci dovrebbe essere anche la possibilità di adottare nuovi test come quelli in grado di distinguere se i sintomi di un paziente sono riferibili al Covid o all'influenza. Tutto il piano partirà, come detto, dalla bozza presentata da Crisanti, che ha ideato lo screening di massa realizzato dalla Regione Veneto.
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Il piano di Crisanti in valutazione
Andrea Crisanti ha messo a punto il Piano nazionale di sorveglianza, un progetto che prevede la quadruplicazione dei tamponi con una spesa iniziale di 40 milioni di euro, più un milione e mezzo al giorno per la gestione. Il testo è stato poi inviato al ministero della Salute e al Comitato tecnico scientifico che nei prossimi giorni lo dovranno valutare.
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Cosa prevede la "bozza Crisanti"
Nel progetto del microbiologo c'è l'innalzamento del numero di tamponi da 75-90mila a 300mila al giorno, oltre all'attivazione di venti nuovi laboratori in ogni regione. Tutto con il coordinamento del governo centrale, ma con un supplemento alle Microbiologie delle varie Regioni.