Maltempo Veneto, nubifragio su Verona, Vicenza e Padova. Zaia firma stato di crisi. VIDEO

Cronaca

I vigili del fuoco segnalano oltre 220 richieste d'intervento. La provincia di Verona è la zona più colpita per la caduta di alberi e allagamenti, tanto che a supporto dei pompieri scaligeri sono state inviate anche squadre delle colonne mobili dei comandi di Venezia e Rovigo. Il presidente della Regione ha annunciato la firma per la dichiarazione dello stato di crisi 

Il Veneto è stato colpito da un violento nubifragio che ha coinvolto in particolare le province di Verona, Vicenza e Padova (FOTO). I vigili del fuoco segnalano oltre 220 richieste d'intervento. La provincia di Verona è la zona che ha subito maggiori danni per la caduta di alberi e allagamenti, tanto che a supporto dei pompieri scaligeri sono state inviate anche squadre delle colonne mobili dei comandi di Venezia e Rovigo. Oltre alla città di Verona interessati i comuni di San Pietro in Cariano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Pescantina, Bussolengo, Sant'Ambrogio di Valpolicella con danni da valutare per la produzione vitivinicola. Il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato che sta per firmare la dichiarazione dello stato di crisi per il Comune di Verona e altri comuni del Veronese. "Su Verona in 10 minuti si è abbattuto qualcosa come l'equivalente della tempesta Vaia. Mai vista una furia del genere". Così il sindaco di Verona, Federico Sboarina, sull'ondata di maltempo che ha causato pesanti sanno nella città scaligera

La grandinata nel Veronese
Diverse le strade di Verona allagate a causa del nubifragio: c'è chi ha dovuto quasi nuotare per mettersi in salvo

La grandinata nel Veronese

In un video girato nel Veronese si vede come la grandine si sia posata sull'acqua che si è accumulata, creando veri e propri allagamenti. Il filmato è stato realizzato in via Sant'Alessio, a Ponte Pietra. Oltre 500 alberi sono stati abbattuti dalla forza del vento. Dalla città dell'Arena sono arrivate immagini impressionanti, molte postate sui social, con gente colta di sorpresa per strada dalla violenza del maltempo e costretta a mettersi in salvo avanzando nell'acqua e la grandine fino all'altezza del petto. 

I danni nel Vicentino e nel Padovano

Nella provincia di Vicenza i vigili del fuoco sono intervenuti dopo che il forte vento e la pioggia hanno provocato la caduta di rami, alberi e allagamenti. Oltre alla città berica interessati i comuni di Thiene, Pojana Maggiore, Torri di Quartesolo, Orgiano, Thiene, Costabissara, Zanè, Altavilla, Piovene Rocchette e Costabissara. Nella provincia di Padova i Vigili del fuoco segnalo danni da vento molto forte e pioggia a Pernumia, Villafranca Padovana, San Pietro in Gu, Carmignano del Brenta, Fontaniva, Monselice, San Giorgio delle Pertiche, Limena, Gazzo, Saletto Euganeo.

 

Il decreto sullo stato di crisi

La situazione è in evoluzione e costantemente monitorata dalla Protezione Civile regionale. Non si esclude che nelle prossime ore, constatati i danni provocato dall'ondata di maltempo, il decreto sullo stato di crisi possa essere esteso anche ad altri comuni del Veneto.

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L'assessore all'Ambiente veneto: "Situazione complicata"

L’assessore all’Ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin a Sky Tg24 parla di “situazione complicata” e spiega che “il nubifragio, accompagnato da forte vento, ha investito in particolare il Veronese, il centro della città, soprattutto il quartiere di Borgo Trento”. Bottacin ha aggiunto che “una grandinata, precedente al nubifragio, ha creato problemi alla rete idraulica: si sono intasati i tombini e ciò ha fatto sì che si allagasse una parte della città. Sono stati colpiti anche altri comuni del territorio veneto”.

Cortina è rimasta isolata a causa degli smottamenti

Il maltempo non ha risparmiato la montagna. Cortina è rimasta isolata da una frana di fango e detriti che ha invaso la strada statale 51 "di Alemagna", all'altezza di Acquabona,  puntualmente bersagliato con i nubifragi dagli smottamenti che scendono dai versanti del Sorapis. Sul posto è arrivato il personale dell'Anas per liberare il tratto dal fango e ripristinare il collegamento con la città ampezzana.

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