L'agenzia di rating conferma il giudizio sull'affidabilità dell'Italia, nonostante il periodo molto difficile per l'economia del Paese
Fitch ha confermato il rating dell'Italia: BBB-. con outlook stabile. L'agenzia di rating mantiene dunque invariato il suo giudizio sullìaffidabilità dell'Italia, nonostante il periodo economico difficile dovuto alle conseguenze del coronavirus.
Italia resta un gradino sopra il "livello spazzatura"
Fitch aveva già tagliato lo scorso mese di aprile il rating italiano, portandolo ad appena un gradino sopra al livello "junk". Un dato allineato alla valutazione di Moody's, ovvero Baa3", gradino che precede i titoli "spazzatura". Quello di S&P, altra importante agenzia di rating, è invece migliore: "Bbb" con outlook negativo. Secondo Fitch, l'outlook resta stabile in quanto si ritiene che gli acquisti di asset della Banca centrale europea faciliteranno la risposta fiscale dell'Italia alla pandemia di coronavirus e allenteranno i rischi di rifinanziamento.
Fitch: le divisioni politiche possono ritardare la ripresa
Fitch lancia l'allarme sulla stabilità politica dell'Italia, ricordando come le divisioni tra i partiti che sostengono l'esecutivo possano ritardare l'attuazione delle misure necessarie alla ripresa. Nella nota dell'agenzia di rating vengono ricordate le iniziative del Governo, come gli "Stati Generali" e il pacchetto-riforme di Colao, ma spiega: "In questa fase non è chiaro fino a che punto questo dibattito si tradurrà in una vera e propria politica economica - continua Fitch -le divisioni tra PD e M5S sulle priorità di riforma e di spesa hanno il potenziale di ritardare l'attuazione di una strategia economica credibile a medio termine".
Fitch: su Italia pesa pandemia, ma si va verso normalizzazione
"L'elevato debito e la debole crescita strutturale continueranno a pesare sul rating" dell'Italia, secondo Fitch, ma "le recenti iniziative dell'Ue, incluso il Recovery Plan, potrebbero limitare l'atteso deterioramento dei conti pubblici italiani dal 2021".
Fitch ha da poco aggiornato al ribasso le stime sul Pil italiano: secondo l'agenzia di rating scenderà del 9,5% nella media del 2020, mentre nel 2021 risalirà al +4,4%. Andrà meglio in Eurozona: Fitch prevede un -8% sull'anno in corso e un +4,5% sul prossimo anno. Il Pil mondiale invece scenderà del 4,6% nel 2020, rispetto alle previsioni iniziali pari al 3,9%. Per un giudizio sull'affidabilità italiana, i prossimi appuntamenti saranno il 23 ottobre con S&P, il 30 ottobre con Dbrs, il 6 novembre con Moody's e il 4 dicembre di nuovo con Fitch.