Da questa mattina i Vigili del Fuoco di Trieste supportati da un elicottero del Nucleo Volo di Venezia erano alla ricerca di una bambina di 6 anni dispersa nei boschi del Carso. La sparizione era stata segnalata da un gruppo di migranti controllati da una pattuglia della sorveglianza slovena. Ma si è trattato di un falso allarme: i fermati avrebbero inventato la vicenda solo per impietosire i poliziotti
Per tutta la mattinata sono proseguite le ricerche di una bambina di 6 anni nel Carso tra i confini di Italia e Slovenia. Imponente il dispiegamento di forze: Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trieste, l'elicottero del Nucleo Volo di Venezia, due Unità Speleologiche e il Soccorso alpino. Ricerche che hanno riguardato anche l’altro versante del confine, da parte delle forze dell'ordine e di soccorso slovene. A denunciare l’accaduto un gruppo di migranti fermati questa mattina dalle autorità slovene.
La vicenda è stata inventata
A seguito di un interrogatorio si è però appreso che non è mai esistita una bambina nel gruppo dei migranti fermati. La notizia è stata diramata dalla Polizia di Frontiera di Trieste avvisata dai colleghi sloveni. Il gruppo di migranti, composto da sei persone, tutti maschi e adulti, avrebbe inventato la vicenda della piccola per impietosire i poliziotti che li avevano fermati. Sono state dunque annullate le ricerche su entrambi i versanti del confine italiano e sloveno.