Morte Giulio Regeni: documenti e oggetti del ricercatore passano agli inquirenti italiani
CronacaIl passaporto, due tessere universitarie e altri effetti personali sono stati consegnati dalle autorità egiziane. Tutti gli oggetti furono sequestrati alla banda di presunti killer. Intanto è probabile che i genitori del 28enne friulano vengano convocati dagli investigatori per effettuare un nuovo riconoscimento di ciò che è stato recuperato
Le autorità egiziane hanno consegnato agli inquirenti italiani i documenti di Giulio Regeni (CHI ERA) tra cui il passaporto e due tessere universitarie. Restituiti anche una serie di oggetti che, secondo gli investigatori egiziani, appartenevano al ricercatore sequestrato e ucciso al Cairo nel 2016. Gli oggetti furono trovati in possesso della banda di presunti killer: cinque criminali comuni uccisi in Egitto il 24 marzo di quattro anni fa e che furono fatti passare dalle autorità locali come gli autori dell'omicidio di Regeni in quello che per gli investigatori italiani è stato, invece, un tentativo di depistaggio (LE TAPPE DEL CASO).
I documenti e gli oggetti riconsegnati
Oltre al passaporto di Giulio e le tessere di riconoscimento dell'università di Cambridge e dell'università americana del Cairo, tra gli oggetti consegnati ci sono anche alcuni presunti effetti personali come un marsupio rosso con lo scudetto dell'Italia, alcuni occhiali da sole (di cui due modelli da donna), un cellulare, un pezzo di hashish, un orologio, un bancomat e due borselli neri di cui uno con la scritta "Love".
approfondimento
Giulio Regeni, sette anni fa il rapimento: la storia del caso
I genitori di Giulio potrebbero essere riconvocati
Dopo la consegna di questi documenti e degli altri oggetti, è probabile che i genitori di Giulio Regeni vengano convocati dagli investigatori per effettuare un nuovo riconoscimento. In passato i genitori di Giulio, assisti dall'avvocato Alessandra Ballerini, hanno compiuto una perizia sulle foto dei presunti effetti personali del ricercatore da cui è emerso che solo i documenti di riconoscimento sono di Giulio mentre l'altro materiale, come ad esempio gli occhiali da donna e la droga, era forse funzionale ad avvalorare la falsa pista dell'omicidio a sfondo sessuale.