L'operatrice sociosanitaria di 32 anni, che faceva ripetizioni di inglese al ragazzo, è stata condannata a sei anni e mezzo di reclusione. Condannato a un anno e mezzo anche il marito, per aver dichiarato che il figlio nato dalla relazione della donna con l'allievo era il proprio
Aveva abusato sessualmente del suo allievo di 13 anni, da cui ha avuto anche un figlio, è stata condannata a sei anni e mezzo di reclusione. La donna, 32enne operatrice sociosanitaria di Prato, era stata arrestata a marzo 2019. Per lei i pm avevano chiesto una pena di sette anni. Condannato a un anno e mezzo anche il marito della donna, per falsa attestazione. Aveva dichiarato che il bimbo nato dalla relazione tra la moglie e il minorenne era il suo.
La vicenda
I giudici del tribunale di Prato hanno ritenuto colpevole la donna. Il processo ha ricostruito l’intera vicenda, da quando l’operatrice aveva cominciato a dare ripetizioni di inglese al ragazzo, all'epoca neanche 14enne, poi le molestie sessuali, fino ad avere da lui un figlio. La donna avrebbe poi usato lo stesso bambino per ricattare l’adolescente, minacciandolo di raccontare tutto quello che era successo se lui l’avesse lasciata. Ma alla fine il minore aveva raccontato ai genitori della relazione e di essere il padre del neonato, pochi mesi dopo il parto dell’insegnante.
Condannato anche il marito della donna
Condannato a un anno e mezzo anche il marito della donna, accusato di falsa attestazione di stato perché in una prima fase della vicenda aveva affermato di essere lui il padre del bambino nato dalla relazione della moglie con il ragazzo, pur sapendo che il bambino era stato concepito con il minore.