
Coronavirus Italia, cosa si potrà fare (e cosa no) dal 3 giugno. FOTO
Quasi certo il via libera agli spostamenti tra regioni senza l'obbligo di autocertificazione. Novità anche per i viaggi da e per l’estero. Cadrà l’obbligo della quarantena di 14 giorni per chi proviene dai Paesi dell’area Schengen e dalla Gran Bretagna. Resta il divieto di assembramenti e l'obbligo di mantenere una distanza di almeno un metro

A partire dal prossimo 3 giugno vengono ulteriormente allentate alcune restrizioni attualmente in vigore per far fronte all'emergenza coronavirus. Ecco cosa si potrà tornare a fare (e cosa no) da quella data in poi
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Secondo l'ultimo dpcm, dalle ore 0.01 di mercoledì 3 giugno sarà possibile spostarsi, senza limitazioni, tra le regioni. Su questo punto non c'è ancora la conferma definitiva. Sono arrivati i numeri di Iss e Ministero della Salute sui contagi, ora si aspetta un via libera del governo che potrebbe arrivare nei prossimi giorni
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Cadrebbe così l'obbligo dell'autocertificazione, che fino al 3 giugno è necessaria per gli spostamenti interregionali. Si potrà liberamente circolare senza alcuna giustificazione
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Palazzo Chigi sottolinea tuttavia che gli spostamenti interregionali "potranno comunque essere limitati, solo con provvedimenti statali (decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o ordinanze del Ministro della salute), in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree"

Dal 3 giugno sarà possibile viaggiare da e per i Paesi Ue, Schengen e Regno Unito. I viaggi verso questi Paesi sono condizionati dalla reciprocità delle condizioni con i singoli Stati
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Cadrà dunque l’obbligo della quarantena di 14 giorni per chi proviene dai Paesi dell’area Schengen e dalla Gran Bretagna

Per i viaggi da e per i Paesi extra Ue ed extra Schengen, tranne quelli già possibili per lavoro, urgenza o motivi di salute, si dovrà invece attendere il 16 giugno

Resta l'obbligo di utilizzare la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, così come sarà necessario mantenere il cosiddetto distanziamento fisico di almeno un metro

Divieto di assembramenti, che restano rigorosamente vietati su tutto il territorio nazionale

Resta l'obbligo di rimanere presso il proprio domicilio per chi è in quarantena e per chi ha un'infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi

È consentito l’accesso ai parchi è l’attività motoria nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno due metri

Nel rispetto del distanziamento sono possibili messe, funerali, visite ai musei e ai luoghi di cultura, le attività degli stabilimenti balneari e delle strutture ricettive, le attività di bar, ristoranti, barbieri, parrucchieri

Non si può rifiutare, se richiesto, di dare le proprie generalità in negozi o ristoranti. La misura serve al tracciamento, per individuare eventuali contatti con casi positivi

Non sarà consentito ancora andare dal parrucchiere o in palestra senza aver prima prenotato

Ulteriori via libera arriveranno il 15 giugno, quando potranno partire i centri estivi ma anche cinema e teatri, mantenendo sempre il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale, sia tra gli spettatori: massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala