Assistenti civici per la Fase 2, in settimana il bando: ecco chi sono e cosa faranno

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Serviranno a garantire l’osservanza delle misure sul distanziamento sociale, non potranno fare multe, ma potranno segnalare eventuali inosservanze. Offriranno il loro servizio a titolo gratuito per non più di 16 ore a settimana. Viminale: "Noi non informati su assistenti civici". Poi il vertice a Palazzo Chigi: l'attività sarà diversa da polizia

Saranno 60mila, ma “forse ne servirà qualcuno di più” secondo il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Serviranno a garantire le misure sul distanziamento, ma si occuperanno anche di altre attività di volontariato per facilitare la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE). In attesa del bando, che dovrebbe essere pubblicato in settimana, ecco un primo identikit della figura dell’assistente civico, tracciato attraverso quanto spiegato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e dal presidente dell’Anci Antonio Decaro. Il Viminale intanto ha chiarito che l'istituzione degli assistenti civici non dovrà comportare compiti aggiuntivi per le forze dell'ordine, specificando di  non essere stati informati. Intorno alla nuova figura sono nate delle polemiche:  l'operazione non convince il M5s. Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Castaldi l'ha definita "una fuga in avanti". (ASSISTENTI CIVICI, BOCCIA: "TUTTI SAPEVANO")

 

A breve tutti i dettagli

Poi Palazzo Chigi, al termine di una riunione  a cui hanno partecipato il premier Conte e i ministri Lamorgese, Boccia e Catalfo, ha annunciato che l'iniziativa mira, “per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato”. Fonti di Palazzo Chigi hanno anticipato che l'iniziativa della sorveglianza volontaria "si inserisce nell'alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri. Questi soggetti volontari non saranno "incaricati di pubblico servizio" e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia".

A chi è rivolto il bando

Il bando, hanno spiegato in giornata Boccia e Decaro, sarà rivolto "a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”. "Quello che sarà pubblicato - ha precisato Decaro - è un bando della Protezione civile per selezionare volontari”. La Protezione civile svolgerà dunque ruolo di coordinamento e indicherà alle Regioni le disponibilità di assistenti civici su tutto il territorio nazionale. Saranno poi i sindaci a impiegarli per le diverse attività.

Cosa faranno

Lo stesso Decaro chiarisce che gli assistenti civici sono “quei volontari che ci hanno aiutato a consegnare la spesa o i medicinali a chi non poteva uscire di casa nella fase di emergenza, e che in questa nuova fase stanno facilitando gli accessi contingentati ai parchi e ai mercati, contando il numero di persone che entrano ed escono o alla riapertura delle spiagge potranno spiegare le regole per l’accesso”. Decaro ha aggiunto che gli assistenti civici, "svolgeranno le attività che i volontari hanno svolto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità. Il bando serve a trovarne di nuovi, visto che - con il progressivo ritorno al lavoro - molti di coloro che si sono prestati nel primo periodo di emergenza, non hanno più la stessa disponibilità di tempo”.

Francesco Boccia, Antonio Decaro

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Supporto a titolo gratuito

Gli assistenti civici presteranno il loro supporto a titolo gratuito sino ad un massimo di tre giorni a settimana, e per non più di 16 ore settimanali, sulla base delle indicazioni fornite da ciascun Comune nel quale operano. Saranno coperti dall'Inail in caso di infortuni e avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano.

La casacca con la scritta “assistente civico”

Ogni volontario sarà poi ben riconoscibile dai cittadini perché indosserà una casacca o un fratino con dietro la scritta "assistente civico" e davanti il logo della Protezione civile nazionale, dell'Anci e del Comune in cui prestano il servizio.

Non potranno fare multe

Gli assistenti civici non potranno fare multe. “Ci ricorderanno, con gentilezza, nei luoghi di assembramento che occorre ancora qualche sacrificio per tutelare i nostri cari e non vanificare gli sforzi fatti fin qui”, ha spiegato il ministro Boccia, aggiungendo che “dovranno prevenire e semmai segnalare alla Protezione civile comunale eventuali inosservanze”.

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Viminale: "No a compiti aggiuntivi per prefetture"

Fonti del Viminale hanno riferito che "le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell'Interno, per l'istituzione della figura degli 'assistenti civici' in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio".

Il ministro degli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia arriva al Senato per l'informativa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle misure per la nuova fase dell'emergenza da Coronavirus Covid-19, Roma, 21 maggio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

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