Coronavirus, sindaci ai ripari per limitare la folla della movida. Coprifuoco a Brescia
CronacaNel primo fine settimana con i locali riaperti, folla in numerose piazze simbolo della vita notturna. Diversi primi cittadini dispongono nuove restrizioni, tanti i luoghi presidiati dalle forze dell’ordine. La ministra Lamorgese fa appello al “senso di responsabilità"
A Brescia, in una delle città più colpite dall’epidemia di Coronavirus, il sindaco Emilio Del Bono ha disposto la chiusura dei locali di piazzale Arnaldo, cuore della vita notturna, alle 21.30 per questo fine settimana. Ma anche in diverse altre città d’Italia, da Nord a Sud, la voglia di movida, dopo il lockdown per l’emergenza Covid-19, è sotto la lente di amministratori e forze dell’ordine. Nel primo weekend di locali aperti e di libertà di movimento, sono numerose le piazze che si sono riempite di avventori ai tavoli di locali per bere un drink e trascorrere qualche ora con gli amici (LE FOTO DEL PRIMO SABATO SERA POST LOCKDOWN). Non tutti però hanno rispettato le misure anti-contagio e sui dispositivi di protezione. Sono così arrivate multe e, in alcuni casi, provvedimenti da parte dei sindaci. Sceglie invece la strada del dialogo la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: "Dopo tanto tempo in casa, i giovani hanno perso quelli che sono i limiti che finora si erano dati", ammette. Ma si augura che torni "il senso di responsabilità" perché "dobbiamo stare attenti più che mai" (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE).
Brescia, coprifuoco a piazzale Arnaldo
A Brescia, nella serata di venerdì, poco prima di mezzanotte, la polizia è intervenuta per impedire nuovi ingressi in piazzale Arnaldo. Il primo cittadino ha prima minacciato la chiusura. "O riusciamo a contingentare gli accessi o firmo un'ordinanza di chiusura della piazza", ha denunciato Emilio Del Bono. Poi è passato al coprifuoco, disponendo a partire dalle 21.30 fino alle 5 la chiusura dei locali di quell'area nei giorni 23 e 24 maggio.
Fontana pronto a nuove restrizioni
Anche il governatore della Lombardia, la regione col numero più alto di morti e contagi, Attilio Fontana, si è detto pronto a "nuove restrizioni, per evitare che il lavoro svolto finora grazie alla maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti".
A Verona si può bere solo ai tavoli
Il sindaco di Verona Federico Sboarina ha disposto una nuova ordinanza per evitare assembramenti in piazza Erbe, altro luogo caldo della movida. Fino al 2 giugno si potranno bere alcolici solo seduti ai tavoli. Ai centralini di polizia e carabinieri, nella serata di venerdì, sono arrivate diverse segnalazioni di commercianti e residenti ma, aggiunge Sboarina, in tanti hanno contestato apertamente le forze dell'ordine con "atteggiamenti aggressivi".
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A Perugia locali chiusi alle 21
Pugno duro anche a Perugia dove il Comune ha ordinato la chiusura dei locali alle 21 nel centro e nella zona di Fontivegge. L'ordinanza vale da stasera e per tutti i weekend e i festivi fino al 7 giugno.
La festa in centro a Napoli
A Napoli è il Comitato per la vivibilità cittadina e la quiete pubblica a segnalare gli eccessi. Lo fa con alcuni video postati su Facebook: in uno girato probabilmente da una finestra che affaccia su piazza San Domenico, centro della città, si vedono ragazzi a gruppetti anche di una decina di persone. Forse per festeggiare una laurea. Immagini da ritorno alla normalità anche in altri quartieri, dal Vomero a Bagnoli, tanto che il comitato ha presentato un esposto alle forze dell'ordine.
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A Savona alcuni pub costretti a chiudere
Non è andata meglio a Savona nelle vie e fra i locali della darsena vecchia. Una situazione definita ingestibile da parecchi, tanto che alcuni bar e pub hanno deciso di abbassare le saracinesche. Altro fronte caldo a Sestri Levante: centinaia di giovani provenienti dal Tigullio e dall'entroterra ligure, hanno preso d'assalto i locali del centro. E il giorno dopo il sindaco li ammonisce: "Ragazzi così non va. Dobbiamo farcela insieme”.
Forze dell’ordine schierate in centro a Palermo
Situazione sotto controllo, venerdì sera a Palermo, con carabinieri, polizia e guardia di finanza schierate alla Vucciria e in piazza Magione, cercando di convincere la gente al rispetto delle regole più che a colpi di multe. A inizio settimana, però, proprio la folla davanti ad alcuni locali della Vucciria immortalata in alcuni video sui social aveva scatenato le polemiche, tant’è che il sindaco Leoluca Orlando aveva avvisato: “Non vorrei essere costretto a chiudere alcune zone della città”.