Nessuna intesa sul tema dei concorsi. Il vertice, alla presenza del presidente del Consiglio, del ministro dell'istruzione Lucia Azzolina e dei capigruppo della maggioranza, non ha prodotto un accordo. Una nuova riunione si dovrebbe tenere sabato
Stallo. Questa la sintesi del vertice sulla scuola durato tre ore a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del Consiglio, del ministro dell'istruzione Lucia Azzolina e dei capigruppo della maggioranza. Al centro del braccio di ferro su cui non si è ancora trovato un accordo, il concorso straordinario, per circa 25 mila posti, per i precari che insegnano da più di tre anni.
Conte media
Sarà il premier Giuseppe Conte ad avanzare una proposta di mediazione per arrivare a un accordo sul nodo dei concorsi e sulla norma del decreto scuola che dovrà essere votata lunedì. Nella riunione, che è stata descritta a tratti tesa, si sarebbero cristallizzati i due schieramenti: M5S e Italia Viva da una parte, Pd e LeU dall'altra.
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Braccio di ferro nella maggioranza
Pd e Leu si battono per un concorso per soli titoli, anche vista l'emergenza Covid e la possibile difficoltà nel fare svolgere i concorsi, M5S, la ministra Azzolina e Italia Viva vogliono invece lo svolgimento delle prove come era stato previsto, salvo impennate dei contagi.
La posizione dei sindacati
Cgil, Uil e Snals si sono già dette pronte alla mobilitazione e a proclamare la fine della tregua sindacale se non si arriva al concorso per titoli. I tempi sono sempre più stretti: il decreto scuola, all'esame del Senato, a fine mese deve passare all'esame della Camera ed essere varato definitivamente entro il 7 giugno.