Coronavirus, parchi acquatici verso riapertura: “Sicurezza e distanze. Un anno anomalo”

Cronaca
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I parchi tematici accolgono ogni anno 17 milioni di visitatori per un fatturato di oltre 300 milioni di euro. Quest’anno a causa della pandemia riapriranno a estate inoltrata, con misure come distanziamenti, ingressi contingentati e dispositivi di protezione. L’ad di Aquafan: “Quest'anno i numeri non saranno certo i numeri di tutti gli altri anni”

Diciassette milioni di visitatori per un fatturato di oltre 300 milioni di euro. Sono questi i numeri del settore dei parchi tematici, acquatici e faunistici, italiani, a cui si aggiungono 230 parchi avventura che quest’anno devono affrontare le conseguenze dell’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE). Il 2020 li vede riaprire in estate, probabilmente a luglio o agosto, dopo aver perso le giornate primaverili, con un avvio ritardato rispetto alla tradizione e la speranza di salvare una stagione rispettando allo stesso tempo le norme di sicurezza che la pandemia impone: distanziamenti, dispositivi di protezione, ingressi contingentati.

Distanziamenti, gel disinfettanti e file distanziate

Il 2020 dovrà essere un "anno anomalo che traghetti il settore verso il 2021", dice Patrizia Leardini, l'amministratore delegato di Aquafan, storico parco acquatico di Riccione, e direttore generale dei parchi del polo romagnolo di Costa Edutainment. I protocolli, spiega sono pronti da più di un mese: I servizi generali sono quelli di tutti i parchi, quindi distanziamenti sociali, i gel disinfettanti, i dispositivi di protezione individuale e le varie file distanziate. Per quanto riguarda, poi, i parchi acquatici c'è anche la situazione dell'acqua che, essendo clorata, con le giuste dosi di cloro, è agente disinfettante. Gli ingressi nelle piscine saranno comunque contingentati e ci saranno i distanziamenti anche sulle scale che portano alle piattaforme degli scivoli: avremo uno scalino ogni tre colorato per gli stalli". E sull’ipotesi di attese che si farebbero molto lunghe commenta: "Magari ci fossero le file lunghissime: quest'anno i numeri non saranno certo i numeri di tutti gli altri anni. Noi facciamo parte di una filiera turistica, siamo l'anello di un sistema che deve ripartire e rialzarsi in piedi. Noi apriamo e apriamo con forza anche nella tutela del lavoro stagionale. Siamo fiduciosi, riteniamo che i parchi siano un veicolo trainante del turismo e la volontà è quella di farli ripartire tutti".

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Ci vorrà circa un mese e mezzo per riaprire

Per quanto riguarda le tempistiche, “le informative sulle riaperture le abbiamo avute in questi giorni a singhiozzo - spiega Leardini - l'Emilia-Romagna se ne è uscita con un’ordinanza il 17, la Liguria anche è stata molto veloce ma ci sono ancora regioni che non hanno fatto ordinanze sulle riaperture dei parchi. In ogni caso, per chi le ha fatte, ripartono immediatamente i lavori che hanno dei tempi tecnici importanti perché sono macchine grosse da far ripartire, più o meno circa un mese e mezzo, per cui ci si riattrezza, si iniziano le manutenzioni straordinarie, per l'apertura che, indicativamente, potrebbe avvenire per luglio e agosto".

“Nei nostri parchi abbiamo personale formato”

Anche secondo Renato Lenzi, amministratore delegato di Zoomarine, il grande parco acquatico romano di Torvajanica “non sarà materialmente possibile aprire il 29 di maggio, nella più rosea delle ipotesi alla fine di giugno, perché dobbiamo adeguarci alle nuove norme". Ad ogni modo, osserva, "la gente ora vuole vivere momenti positivi. Hanno aperto i parchi pubblici, dove non c'è controllo. Nei nostri parchi invece abbiamo personale formato per adempiere alle misure di sicurezza" pronto ad accogliere i turisti malgrado il mondo dei parchi permanenti, conclude sia stato "ignorato dal governo e non sia mai stato preso in considerazione, nonostante facciamo milioni di visitatori ogni anno".

epa08415463 People wearing protective face masks wait for screening as they sit in a reopened cinema in the centre of Prague, Czech Republic, 11 May 2020. Cinemas across the country are allowed to play again with maximum attendance of 100 people from 11 May 2020 as next wave of Czech government's easing the restrictive measures declared to quell the spread of the pandemic COVID-19 disease caused by the SARS-CoV-2 coronavirus.  EPA/MARTIN DIVISEK

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