Nel documento dell'Istituto superiode di Sanità, si sottolinea anche che "è evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto" e si suggerisce quindi di adottare "un approccio a passi progressivi"
Sperimentazione delle misure di riapertura della Fase 2 "per un arco di tempo di almeno 14 giorni, accompagnata al monitoraggio dell'impatto del rilascio del lockdown sulla trasmissibilità del SarsCov2". È questa la raccomandazione contenuta nella relazione tecnica dell'Istituto superiore di Sanità in attesa del 4 maggio. Nel documento, si sottolinea anche che "è evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto" e si suggerisce quindi di adottare "un approccio a passi progressivi" (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).
"Approccio di massima cautela"
Le stime che emergono dal modello, si precisa poi nel documento, "richiedono comunque un approccio di massima cautela per verificare suo campo il reale impatto"(LA MAPPA DEL CONTAGIO IN ITALIA - LE GRAFICHE). In particolare, "gli scenari compatibili con il mantenere R0 (l'indice di contagio, ndr) sotto la soglia 1 sono quelli che considerano la riapertura dei settori Ateco legati a edilizia, manifattura e commercio, e assumendo una efficacia della protezione delle prime vie respiratoria nel ridurre la trasmissione del Covid-19 del 25%". Tra i suggerimenti c’è anche quello di "considerare magari una riapertura parziale delle attività lavorative, ad esempio al 50%".