Coronavirus, cosa c’è da sapere sulla sospensione dell'Rc auto

Cronaca

La norma è stata introdotta con un emendamento al decreto Cura Italia. Ma occorre valutare attentamente alcuni aspetti, dalla necessità di custodire la macchina in un box privato, a eventuali costi previsti dalla propria compagnia e quindi al risparmio effettivo

Un emendamento al decreto Cura Italia, approvato in Senato, ha introdotto la possibilità per gli automobilisti italiani di sospendere fino al 31 luglio l’Rc auto, alla luce dell’emergenza coronavirus e dei limiti introdotti allo spostamento delle persone che hanno limitato molto la circolazione delle vetture. Sull’argomento è intervenuto anche il Codacons, secondo cui “ogni assicurato con la macchina in garage” a causa delle restrizioni alla mobilità per l’emergenza coronavirus perde ogni mese 33,6 euro. Ma sospendere l’assicurazione porta con sé alcuni rischi da valutare: i costi della sospensione, la necessità di ricovero (un garage) privato e un risparmio non così consistente. Ecco cosa c’è da sapere (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - DALLE PATENTI AL BOLLO: TUTTE LE PROROGHE).

Cosa prevede l’emendamento

L’emendamento approvato dal Senato (qui il testo) introduce per tutti gli automobilisti italiani la possibilità di sospendere, fino al 31 luglio, l’Rc auto o moto in corso di validità. La durata della stessa viene allungata per un periodo pari ai giorni di interruzione, senza oneri per l’assicurato.

Chi può sospendere l’Rc auto

Non tutti i proprietari di automobili, però, potranno approfittare della norma. Il provvedimento infatti è applicabile solo a coloro che hanno la possibilità di parcheggiare il proprio veicolo in un’area privata e non a chi la tiene in sosta su strada pubblica. Si legge infatti nel testo della norma: “L'assicurato ha chiesto la sospensione non può in alcun caso né circolare né stazionare su strada pubblica o su area equiparata a strada pubblica in quanto temporaneamente privo dell'assicurazione obbligatoria, ai sensi dell'art. 2054 c.c., contro i rischi della responsabilità civile derivante dalla circolazione”.

Tenere conto degli eventuali costi di sospensione

In secondo luogo, occorre tenere conto di eventuali costi di sospensione e riattivazione dell’assicurazione, che in alcuni casi possono arrivare fino a 25 euro. Nonostante l’emendamento preveda in modo esplicito le compagnie assicuratrici non possono applicare penali o oneri, la compagnia potrebbe far valere l’opzione già prevista dal contratto assicurativo, e non quella gratuita introdotta dall’emendamento, compresi eventuali costi accessori se presenti. Inoltre, nel caso in cui l'assicurato avesse delle coperture accessorie, non è automatico che queste vengano interrotte. Anche per questo motivo è consigliabile verificare con attenzione la politica seguita dalla propria compagnia assicurativa.

Mancano alcuni dettagli tecnici

Mancano ancora, comunque, alcuni aspetti tecnici. Per esempio su quante volte si potrà sospendere la polizza, se ci sarà un periodo minimo di sospensione e le modalità con cui si potrà procedere alla richiesta alla propria compagnia assicurativa.

Valutare il risparmio effettivo

Ma quanto si potrebbe risparmiare davvero? Secondo i calcoli del portale Facile.it, basa su una media per un’assicurazione annua valutata in 498,45 euro, il risparmio per ciascun automobilista potrebbe variare tra i 40 e i 150 euro. Un automobilista che decidesse di sospendere per un mese l’RC auto risparmierebbe infatti circa 40 euro. Se invece decidesse per la sospensione massima concessa dall’emendamento, fino al 31 luglio, e quindi di circa 3 mesi e mezzo di polizza, risparmierebbe circa 145 euro.

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