77.635 sono i contagiati attuali, di cui 45.420 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 28.192 ricoverati e 4.023 in terapia intensiva. I guariti nelle ultime 24 ore sono 1.109, per un totale di 15.729
In Italia le persone complessivamente risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, hanno superato quota 105mila: sono 105.792 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI). Di questi, 77.635 sono i contagiati attuali, di cui 45.420 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 28.192 ricoverati e 4.023 in terapia intensiva. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 1.109 che portano il totale a 15.729, mentre il numero totale dei decessi registrati è di 12.428: nell’ultimo giorno sono stati 837. Lo riporta il bollettino quotidiano della Protezione Civile (LE DOMANDE E LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI - COME LEGGERE I NUMERI DELLA PROTEZIONE CIVILE - LE BUFALE SMENTITE DALL'ISS - I CONSIGLI PER FARE LA SPESA IN SICUREZZA - LE FOTO SIMBOLO DELL'EMERGENZA IN ITALIA).
I dati regione per regione
Dai dati della Protezione civile emerge che i contagiati sono:
25.006 in Lombardia
10.953 in Emilia-Romagna
7.850 in Veneto
8.082 in Piemonte
3.352 nelle Marche
4.226 in Toscana
2.508 in Liguria
2.642 nel Lazio
1.871 in Campania
1.160 in Friuli Venezia Giulia
1.389 in Trentino
1.142 in provincia di Bolzano
1.654 in Puglia
1.492 in Sicilia
1.191 in Abruzzo
851 in Umbria
552 in Valle d'Aosta
657 in Sardegna
606 in Calabria
117 in Molise
216 in Basilicata
Quanto alle vittime, se ne registrano:
7.199 in Lombardia
1.644 in Emilia-Romagna
477 in Veneto
854 in Piemonte
452 nelle Marche
244 in Toscana
428 in Liguria
133 in Campania
162 nel Lazio
113 in Friuli Venezia Giulia
110 in Puglia
76 in provincia di Bolzano
81 in Sicilia
115 in Abruzzo
37 in Umbria
56 in Valle d'Aosta
164 in Trentino
36 in Calabria
31 in Sardegna
9 in Molise
7 in Basilicata.
Cts: calo ricoveri e intensive, numeri in contenimento
"C'è una diminuzione dell'incremento dei ricoverati, da 1.276 il 26 marzo a 409 ieri, a 397 oggi; in terapia intensiva l'incremento giornaliero era 120 il 26 marzo, è di 42 oggi. È una fotografia generale del sistema sanitario che fa fronte a questi numeri, in via di contenimento”, ha sottolineato Roberto Bernabei, geriatra e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile.
Solo 2% vittime senza altre patologie
Solo il 2% delle oltre 12mila vittime in Italia non aveva altre patologie, ha aggiunto Bernabei. L'età media dei deceduti, ha detto, è di 79 anni e il 70% sono uomini, "le donne sono più forti e resistenti". "Il coronavirus - ha spiegato - colpisce organismi che hanno diverse fragilità: il 52% ha 3 patologie, il 25% due patologie, il 21% ha una patologia". Dei 23 deceduti sotto i 40, inoltre, "15 avevano patologie associate importanti".
Riaprire Italia? Appena iniziato lavorare su tema
"Quando iniziare a riaprire l'Italia? Questo è un argomento su cui il Comitato tecnico ha iniziato a lavorare da ieri su sollecitazione del ministro della Salute, ci lavoriamo per dire cose semplici, efficaci e che abbiano senso. Abbiamo appena cominciato", ha sottolineato Bernabei.
Borrelli: "Distanziamento sia regola ferrea"
"Arriverà il giorno che dimenticheremo questa pratica, ma per i prossimi tempi il distanziamento sociale, deve essere la nostra regola ferrea", ha dichiarato invece il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ribadendo la necessità di continuare a rispettare le indicazioni del governo e delle autorità sanitarie per sconfiggere il virus.