Coronavirus, Arcuri: "Posti in terapia intensiva aumentati del 60%, ma non basta"

Cronaca

Il commissario straordinario per l'attuazione delle misure di contrasto all'emergenza Covid-19 in conferenza stampa: "Oggi saranno distribuiti 135 ventilatori per le terapie intensive e ieri ne sono stati distribuiti 121. Confidiamo che i numeri possano ancora crescere"

"Posti di terapia intensiva passati da 5.343 a 8.370, con un aumento del 64%, da 6.625 a 26.169 posti letto in pneumologia e infettivologia, oltre di quattro volte in più, succede solo nei grandi Paesi che sono coesi a contrastare questo nemico". Ma secondo Domenico Arcuri, alla prima conferenza stampa da quando è stato nominato dal premier Giuseppe Conte commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19, in generale, gli sforzi fatti finora non bastano (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI ARCURI).

"Serve rivoluzione del nostro sistema sanitario"

"Dobbiamo garantire più macchine, più posti letto, più personale: dobbiamo implementare una rivoluzione del nostro sistema sanitario", ha detto  Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile, sottolineando che oggi saranno distribuiti 135 ventilatori per le terapie intensive e ieri ne sono stati distribuiti 121. "Siamo passati da 13 a 73 ventilatori distribuiti al giorno. Sono ancora pochi e confidiamo che i numeri possano rapidamente crescere. Sono ancora pochi - ha detto il commissario - e confidiamo che i numeri possano rapidamente crescere".

"Ssn impreparato? Ne discuteremo dopo l'emergenza"

A chi durante la conferenza stampa gli ha chiesto un giudizio sull'operato del sistema sanitario nazionale alle prese con l'emergenza, Arcuri ha risposto: "Io ho il problema di sconfiggere il virus collaborando e implementando con forza il sistema sanitario delle regioni, poi ci sarà il tempo per discutere se il Sistema era preparato nel suo insieme, se lo era solo in parte o se non lo era".

"Trasferiremo 500 infermieri su base volontaria"

Arcuri, che ha fatto il punto del suo primo periodo da commissario per l'emergenza, ha annunciato: "Saranno inviati nelle prossime 72 ore, quasi certamente domani il primo contingente, 300 medici negli ospedali più in difficoltà. Con una nuova ordinanza trasferiremo su base volontaria 500 infermieri nelle zone con più alto numero di malati Covid-19".

"Aziende moda inizieranno a produrre mascherine"

Il commissario ha inoltre fatto sapere che fra 3 giorni un consorzio di produttori italiani inizierà a produrre mascherine e "a dotare il nostro sistema e il nostro paese delle munizioni che ci servono per contrastare questa guerra ed evitare la nostra totale dipendenza dalle esportazioni", aggiungenso che si sono messe insieme diverse imprese italiane "posizionate nel settore della moda, senza concorrenza e senza lotte tra loro. In poco tempo - ha aggiunto - copriranno la metà del nostro fabbisogno". Non solo la produzione interna. "8 milioni di mascherine Ffp2-3 e 6 milioni di mascherine chirurgiche alla settimana dal 29 marzo arriveranno dalla Cina - ha spiegato Arcuri -. I nostri aerei andranno a ritirare il materiale laddove si trova. Ciò grazie al lavoro dei ministri degli Esteri e della Difesa".

"50 milioni per riconvertire aziende"

Arcuri ha inoltre ha annunciato che nel decreto "Cura Italia" c'è un incentivo per finanziare con 50 milioni totali le aziende del nostro Paese che riconvertono i loro impianti per produrre ancora altre mascherine. "Spero, sono convinto - ha detto Arcuri - che molte centinaia di imprese italiane cercheranno di coglierla. Il tempo è la variabile decisiva".

"Imploriamo tutti gli italiani a rispettare le misure"

Arcuri ha inoltre ringraziato e contemporaneamente fatto un appello agli italiani: "Tutti i cittadini stanno facendo enormi sacrifici, li ringrazio, ma non basta, bisogna essere chiari: è davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, sapendo che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee. La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani. Dobbiamo fare in modo che emergenza non si diffonda in regioni dove finora è stata contenuta la sua portata, con l'aiuto degli italiani di quelle regioni, ma non solo".

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