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Coronavirus Lombardia, Sala: "Il 40% ancora si sposta. Si vede dalle celle telefoniche"

Cronaca

Il vicepresidente della Regione: "Dato non sufficientemente basso, bisogna stare a casa il più possibile”. Ma è in tutta Italia che molti cittadini non rispettano il decreto Conte che limita i movimenti. Lunedì 16 quasi 8mila denunce, il 13% in più rispetto a domenica

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In Lombardia, nella regione più colpita dal Coronavirus, quasi un cittadino su due continua a spostarsi giornalmente. Se ne sono accorti alla Regione, grazie al monitoraggio delle celle telefoniche.  "Dai dati tecnologici ricavati con le compagnie di rete mobile, fatto 100 il 20 febbraio, prima che scoppiasse l'emergenza, l'andamento del movimento della popolazione è poco sopra il 40%. E' un dato non sufficientemente basso, bisogna stare a casa il più possibile”, ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala nella diretta Facebook con l'assessore Giulio Gallera per fare il punto sull’emergenza Covid-19 (AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE A MILANOIN LOMBARDIA E IN ITALIA).

Il vicepresidente Sala: “Restate a casa”

Sala, durante la diretta, ha mostrato un grafico realizzato con i dati forniti dalle compagnie telefoniche e ha spiegato: "Sono movimenti di persone che hanno cambiato cella e quindi spostamenti di 500 metri, di un chilometro o di più. Ringraziamo chi è obbligato ad andare al lavoro per garantire la tranquillità di chi resta a casa ma per tutti gli altri, chi si muove per motivi superflui, stia a casa!". Tra l'altro in giornata era montata la polemica riguardo all'affollamento sui mezzi pubblici, dovuto alla riduzione delle corse dei bus e degli orari della metropolitana legata all'emergenza. 

Aumentano denunce per chi si sposta senza necessità

Ma è in tutta Italia che molti cittadini non rispettano il decreto del premier Conte che limita gli spostamenti per evitare la diffusione del contagio. Secondo i dati resi noti dal Viminale, lunedì 17 marzo 7.890 persone sono state denunciate per inosservanza agli ordini dell’autorità e 229 per false dichiarazioni a pubblici ufficiali. Le denunce sono aumentate di oltre il 13% rispetto alle 6.951 del 15 marzo. In totale, sempre il 17 marzo, sono state controllate 172.720 persone e 97.551 esercizi commerciali. Sono 217 i titolari denunciati e 22 le sospensioni di attività.