Coronavirus, a Milano polemica per i mezzi pubblici affollati. VIDEO

Cronaca

L'assessore alla sicurezza De Corato denuncia la situazione sui mezzi Atm: "Riducendo le corse i viaggiatori si riversano sui restanti mezzi in circolazione, spero si metta un numero massimo per ogni vettura". Atm interviene, il sindaco Sala commenta: "Oggi va meglio"

Vagoni e scale mobili affollati, distanze di sicurezza non rispettate sui bus e sulle banchine. Accade a Milano, nei giorni dell'isolamento e delle misure restrittive che hanno costretto a casa oltre un milione di abitanti. Una situazione dovuta al fatto che il numero di corse dei mezzi pubblici è stato ridotto, e le persone che devono comunque spostarsi - per lavoro o altre emergenze - finiscono per accalcarsi. Della situazione aveva parlato anche il sindaco Beppe Sala, in un video pubblicato su Facebook: "Ci siamo accorti che in alcuni casi si stava troppo vicini sui mezzi e ho chiesto rapidamente di rimodulare il servizio", ha detto. Il sindaco ha poi aggiunto che nella giornata di martedì la situazione è andata via via migliorando.

Ass. De Corato: "Si metta numero massimo passeggeri per vettura"

"Oggi (ieri, ndr) gli autobus risultano più affollati rispetto altri giorni, non perché ci siano in giro più persone, ma solo perché riducendo le corse i viaggiatori si riversano sui restanti mezzi in circolazione", aveva affermato l’ex vice sindaco di Milano e oggi assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, chiedendo interventi da parte di Atm e inviando un video che testimonia la situazione su un bus il 16 marzo: "Spero che Atm provveda al più presto a rivedere le regole di salita sui mezzi mettendo un numero massimo per ogni vettura. Questo a tutela dei passeggeri: se per strada e nei negozi vale il metro di distanza, perché non deve valere anche sui mezzi pubblici?", si chiede l'assessore, proponendo una soluzione: "Per questo servizio di controllo si potrebbe da subito usare il personale che, a causa del ridimensionamento delle corse, rimane fermo in rimessa o la stessa security Atm. Oltre a loro, il Comune dovrebbe impegnare anche la polizia locale e, considerato che il maggior flusso lo si ha la mattina, questo aiuterebbe anche ad individuare chi realmente si reca al lavoro”. 

Il fotografo su Instagram documenta la folla

A riprendere la situazione di affollamento mattutino sui mezzi pubblici di Milano è stato anche il fotografo Stefano Rosselli, che ha condiviso sul suo account Instagram immagini scattate il 17 marzo mattina lungo la linea della metropolitana. "La metro rossa a Piazzale Loreto si presentava così. Ho dovuto aspettare 10 minuti insieme a molte persone, per salire sul treno", scrive nel post, che continua così, "Questi passeggeri sono i lavoratori “dimenticati” che ogni mattina alle 6/6.30 affollano la metro per andare a lavorare. Possiamo discutere del motivo per cui si siedono tutti attaccati, e perché molti non hanno i guanti e alcuni nemmeno la mascherina. (...) Però sicuramente il fatto che in questa unica ora di punta, ci siano solo 2 treni, è uno dei motivi per cui questi viaggiatori si ritrovano ad essere tutti appiccicati". Accusato di aver condiviso foto false, il fotografo ha anche postato un'immagine del suo telefono sulla metropolitana, in cui si vedono chiaramente data e ora al momento degli scatti. 

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Milano 17 marzo 2020 - ore 6.15 am. La metro rossa a Piazzale Loreto si presentava così. Ho dovuto aspettare 10 minuti insieme a molte persone, per salire sul treno. Questi passeggeri sono i lavoratori “dimenticati” che ogni mattina alle 6/6.30 affollano la metro per andare a lavorare. Possiamo discutere del motivo per cui si siedono tutti attaccati, e perché molti non hanno i guanti e alcuni nemmeno la mascherina. Possiamo incazzarci perché invece delle scale, prendono le scale mobili non tenendo la distanza di sicurezza, nonostante gli appelli continui che si sentono dai megafoni nelle fermate. Però sicuramente il fatto che in questa unica ora di punta, ci siano solo 2 treni, è uno dei motivi per cui questi viaggiatori si ritrovano ad essere tutti appiccicati. Forse ci vorrebbero dei controlli ai tornelli, da parte della polizia ed esercito, come alle stazioni dei treni, per evitare che si crei la calca. Di stazioni ferroviarie a Milano ce ne sono tre, ed invece di fermate metro ce ne sono a centinaia e questo sicuramente non aiuta nel controllo del territorio. Queste foto le ha pubblicate il corriere. Spero che questo mio sacrificio di svegliarmi presto e infilarmi in mezzo alla folla possa servire a qualcosa. #italia #italy #milano#covid19 #coronavirus #psychosis #redzone #quarantine #castiglionedadda #lombardia #emergency #reportage #meeting #border #checkpoint #military #exchange #inside #photojournalism #italycovid19 #portrait #photography #fear documentaryphotography#contemporaryphotography #photoart #magnumphotos

Un post condiviso da Stefano Rosselli (@stefanorosselli63) in data:

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