Coronavirus, Boccia (Affari regionali): “Dal 10 marzo chiusi tutti gli impianti sciistici”

Cronaca

La misura entrerà in vigore con un’ordinanza della Protezione civile. Il ministro: “Mancato il buonsenso che spesso abbiamo chiesto. C'è stata un'operazione di marketing vergognosa”. In Alto Adige gli operatori turistici avevano già predisposto la chiusura da mercoledì

Tutti gli impianti sciistici d’Italia saranno chiusi a partire dalla mattina di domani, 10 marzo, a causa dell’epidemia da nuovo coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). Lo ha annunciato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, spiegando che il provvedimento è contenuto in un’ordinanza della Protezione civile. “Abbiamo dovuto prendere atto, nostro malgrado, dopo segnalazioni di alcuni amministratori di Regione, che il buonsenso che spesso abbiamo chiesto non c’è stato”, ha detto Boccia, citando i casi di alcune stazioni sciistiche aperte nelle aree al di fuori della zona rossa. “Visto che in alcune aree il messaggio non è passato con l’autodisciplina, abbiamo deciso all’unanimità, Regioni e governo, di chiudere tutte le stazioni sciistiche del Paese”. Nel corso della giornata gli operatori turistici dell’Alto Adige avevano già comunicato che impianti e alberghi sarebbero rimasti chiusi a partire da mercoledì 11 marzo. (MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO - IL DECRETO)

Boccia: “Operazioni di marketing vergognose”

Boccia ha anche criticato quelle che ha definito come “operazioni di marketing vergognose”. “Ci riferiamo - ha spiegato - alla sollecitazione ad alcuni studenti liberi da impegni scolastici ad andare in montagna”. Il ministro ha citato il caso dell’Abetone, in Toscana: “È un esempio di quello che non va fatto”.

Alcune ore prima la decisione dell’Alto Adige

L’Alto Adige aveva già deciso alcune ore prima di fermare in anticipo la stagione sciistica a causa dell’epidemia. Gli operatori turistici locali hanno comunicato di aver preso di comune accordo la decisione “difficile e sofferta” di chiudere gli impianti sciistici, come ha annunciato il presidente degli albergatori altoatesini Manfred Pinzger. “I drammatici sviluppi delle ultime 48 ore e i provvedimenti imposti dal governo ci richiedono questa scelta per la tutela dei nostri cittadini, dei nostri ospiti e dei nostri collaboratori”, ha detto Pinzger. Il consorzio Dolomiti Superski e l’Ortler Ski Arena avrebbero fermato tutti gli impianti a partire da mercoledì, ma anche tutti gli altri centri erano invitati allo stop, ora superato dall’ordinanza della Protezione civile. 

Il plauso del presidente della provincia Kompatscher

La decisione degli operatori turistici locali era stata accolta positivamente dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. “La giunta provinciale di Bolzano sostiene pienamente la scelta del settore turistico di fermare la stagione sciistica. Si tratta di una scelta responsabile e lodevole”, ha detto il presidente, secondo cui la misura aiuterà a “superare prima e meglio l’emergenza coronavirus”. Kompatscher ha poi rinnovato l’appello ai cittadini a “restare a casa” e a uscire “solo per questioni inderogabili”, annunciando anche un “pacchetto per l’Alto Adige per garantire sostegno ai settori più colpiti dall'emergenza”.

In corso controlli dei carabinieri

Nel frattempo i carabinieri di Bolzano, con la collaborazione dei colleghi del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) di Trento, stanno svolgendo diversi controlli per verificare la corretta applicazione delle norme emanate per contenere i contagi. Negli ultimi tre giorni in tutta la provincia sono stati denunciati diversi proprietari e gestori di discoteche, bar, ristoranti e sale gioco, aperti oltre orario o senza rispettare la capienza massima. I controlli hanno riguardato anche i comprensori sciistici di Obereggen e della Gardena, compresi bar e apres-ski, dove però i militari hanno riscontrato che le prescrizioni erano state rispettate ovunque.

Cronaca: i più letti