'Ndrangheta, 65 arresti tra capi e affiliati a cosca Alvaro: c’è anche un consigliere Fdi

Cronaca

Decine le ordinanze di custodia cautelare a carico di membri della cosca Alvaro. Arrestato sindaco di Fratelli d'Italia di Sant'Eufemia d'Aspromonte. Dda di Reggio Calabria chiede autorizzazione a procedere all'arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari

Sono 65 le ordinanze di custodia cautelare eseguite oggi, 25 febbraio, dalla Polizia - coordinata dalla Dda di Reggio Calabria - a carico di capi storici della 'Ndrangheta. Nello specifico, si tratta di elementi di vertice e affiliati alla cosca Alvaro, considerata tra le più attive e potenti dell'organizzazione criminale. Tra gli arrestati c’è il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Domenico Creazzo, eletto nella consultazione elettorale del 26 gennaio scorso e sindaco di Sant'Eufemia d'Aspromonte. Nell’operazione, che prende il nome di "Eyphemos" e ha coinvolto circa 600 agenti, sono state coinvolte – oltre alla Calabria – anche regioni del centro e del nord Italia. La Dda di Reggio Calabria ha chiesto anche l'autorizzazione a procedere all'arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari.

Le accuse per gli arrestati

La cosca Alvaro, secondo quanto è emerso da numerose inchieste della Dda di Reggio Calabria, controllerebbe le attività criminali in una vasta area della provincia reggina, comprendente i comuni di Sinopoli, San Procopio, Cosoleto, Delianuova e zone limitrofe. Per 53 delle persone coinvolte è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre le restanti 12 sono ai domiciliari. Sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, vari reati in materia di armi e di sostanze stupefacenti, estorsioni, favoreggiamento reale, violenza privata, violazioni in materia elettorale, reati aggravati dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la Ndrangheta, nonché di scambio elettorale politico mafioso.

Accusa su Creazzo: favori in cambio di voti

Nello specifico, Domenico Creazzo, nel progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali del 26 gennaio scorso, si sarebbe rivolto - secondo l’accusa - alla 'Ndrangheta, e in particolare a Domenico Laurendi, elemento in grado di procacciare voti in cambio di favori e utilità grazie alle sue aderenze con figure apicali della cosca Alvaro, prima attraverso il fratello Antonino Creazzo, e poi direttamente, al fine di battere la concorrenza degli avversari politici.

Dda chiede arresto senatore Forza Italia

La Dda di Reggio Calabria ha anche chiesto l'autorizzazione a procedere all'arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari, coinvolto nell'operazione. L'ipotesi di reato è scambio elettorale politico-mafioso. A mettere in contatto il parlamentare con Domenico Laurendi, esponente della cosca, sarebbe stato Giuseppe Galletta Antonio, medico ed ex consigliere provinciale di FI a Reggio Calabria. "Con l'intermediazione di Galletta - scrivono gli inquirenti - Marco Siclari accettava la promessa di procurare voti da parte del Laurendi in cambio di soddisfare gli interessi e le esigenze della associazione mafiosa. Marco Siclari è stato eletto al Senato nel collegio uninominale n.4 della Calabria con una percentuale del 39,59%, riuscendo ad ottenere a Sant'Eufemia d'Aspromonte 782 voti, pari al 46,10%, mentre nel limitrofo Comune di Sinopoli 435 voti, pari al 63,41%.

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