Il riferimento del tecnico bianconero non è andato giù a Poste Italiane, che ha replicato con una nota in cui lo invita "a dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per informarsi che è la più grande azienda del Paese"
"Vivere sotto esame" è la consuetudine per un tecnico come Maurizio Sarri, "ancora di più quando si allena la Juventus": l'allenatore bianconero in un'intervista su Repubblica minimizza quando si parla della pressione dopo un numero di sconfitte inusuale per i bianconeri e per il susseguirsi di voci sul ritorno di Allegri o sull'arrivo di Guardiola, ma poi incappa in uno scivolone: "Se non avessi voluto essere sotto esame avrei fatto domanda alle poste". Una battuta infelice accolta con disappunto dall'azienda: "Invitiamo il signor Sarri a dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per informarsi che Poste è la piu' grande azienda del Paese"
La replica di Poste
Poste Italiane "invita il signor Sarri a dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per informarsi che Poste è la più grande azienda del Paese, che viene scelta dai giovani laureati come tra le aziende più attrattive in cui lavorare, che è riconosciuta tra le prime 500 aziende al mondo per qualità della vita lavorativa, che ha realizzato tra le migliori performance di borsa nel 2019 e che si colloca al terzo posto, a livello mondiale, tra le aziende italiane per immagine e reputazione". L'azienda replica così alle parole di oggi ('Se non volevo essere sotto esame lavoravo alle Poste') del tecnico della Juventus. "Gli esami dunque, contrariamente a quanto sostiene Sarri - prosegue - alle Poste ci sono eccome e l'azienda ne risponde ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni". Ed a Maurizio Sarri dice ancora Poste: "Lo aspettiamo per constatare di persona il nostro lavoro quotidiano, in una delle nostre 15 mila sedi operative".