Prosciutto San Daniele aggiorna le norme di produzione

Cronaca

Per i suini è prevista una dieta a base vegetale e ricca di cereali nobili. Variata la quantità di sale e i tempi di stagionatura. Controlli più serrati sugli animali

Nuove regole, più severe, per la preparazione del prosciutto San Daniele Dop. Ad annunciare a Roma le novità è stato il Consorzio di tutela, che ha presentato il nuovo Disciplinare di produzione della Dop aggiornato con l'obiettivo di specificare ancora meglio alcuni aspetti determinanti nella produzione, a garanzia della tutela del marchio e del consumatore. Tra le novità: l'introduzione di un peso massimo di 17,5 kg e di un peso minimo di 12,5kg per le cosce fresche impiegate nella preparazione del prosciutto di San Daniele. Altrettanto nuovo è il limite fissato per il peso del prosciutto stagionato (massimo 12,5 kg, minimo 8,3 kg). Anche il periodo di stagionatura viene aggiornato, passando da 12 mesi a 400 giorni. Ristretto inoltre il range del contenuto di sale (non inferiore a 4,3% e non superiore a 6%). A cambiare è anche l'alimentazione dei suini: una dieta a base vegetale e ricca di cereali nobili, con cereali e soia, utili al miglioramento della salute degli animali.

Una banca dati genetica

Altra novità del nuovo provvedimento: è stata introdotta una banca dati genetica stilata direttamente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per una più efficace azione di controllo con finalità antifrode e anticontraffazione del tipo genetico. Inoltre è stato necessario aumentare i pesi massimi delle carcasse (e, di conseguenza, il peso dei suini da vivi) in seguito all'evoluzione avvenuta nel corso degli anni della popolazione dei suini allevati in Italia, la cui massa corporea è cresciuta naturalmente in seguito al miglioramento delle condizioni di allevamento e ad una più appropriata alimentazione. Un risultato frutto di un lungo iter di confronto e di un tavolo di lavoro avviato a partire dal 2018 dal Consorzio con tutti i soggetti che compongono la filiera per condividere e definire parametri più stringenti in un'ottica di ulteriore innalzamento qualitativo.

Nuove regole per i suini

Il Consorzio in una nota informa che il Disciplinare è stato rivisitato in alcune fasi del processo produttivo, senza tralasciare le regole legate al benessere dell'animale, le modalità di etichettatura e la regolamentazione dell'utilizzo del logo consortile. La modifica del Disciplinare di produzione, dopo la pubblicazione ministeriale, prevede il passaggio in Commissione Europea per l'approvazione e la pubblicazione nella relativa Gazzetta ufficiale della Ue. "La revisione del Disciplinare - spiega Mario Cichetti, direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele - ha come obiettivo la promozione, la valorizzazione e la tutela del prosciutto San Daniele. E' ormai uno dei simboli più conosciuti del made in Italy agroalimentare nel mondo"

Fiore all'occhiello del Made in Italy

Il Prosciutto San Daniele Dop è uno dei simboli più conosciuti del made in Italy agroalimentare nel mondo, il cui processo di lavorazione è frutto di una tradizione che affonda le radici tra XI e VIII secolo a. C. Un fatturato di 330 milioni di euro con una produzione che sfiora i 2,8 milioni di prosciutti nel 2018. Una crescita stabile delle vendite oltreconfine, soprattutto in Canada e Giappone, una filiera produttiva che conta 3.927 allevamenti, 116 macelli e 31 stabilimenti. Un prodotto a Denominazione di Origine Protetta che, insomma, rappresenta al meglio lo stile italiano.

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