Virus Cina, caso sospetto a Bari: prime analisi escludono contagio

Cronaca

La donna, una cantante di ritorno da un tour in Oriente, soffrirebbe di un'altra patologia "non dissimile". Si attendono gli esiti dell'esame definitivo sui campioni biologici inviati allo Spallanzani di Roma

Una donna di Bari proveniente dalla zona della città di Wuhan, Cina, è stata ricoverata al Policlinico del capoluogo pugliese dopo aver mostrato, al Pronto soccorso, sintomi influenzali quali tosse e febbre che potrebbero rivelare un caso sospetto di coronavirus (COSA SAPPIAMO - I SINTOMI - I VIRUS DEGLI ULTIMI 25 ANNI: FOTO). I primi riscontri sembrano però escludere un contagio da coronavirus cinese. Secondo quanto si apprende, i sanitari avrebbero individuato un'altra patologia. Le analisi sono ancora in corso e i campioni sono stati inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per la conferma definitiva (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: DIRETTA).

La nota del Policlinico di Bari

"In base agli esami microbiologici effettuati è stata individuata una positività per micoplasma. Tale diagnosi è clinicamente compatibile con la sintomatologia presentata dalla paziente e non dissimile dalla malattia causata dal coronavirus. Si resta in attesa comunque degli ulteriori accertamenti in corso per la precisazione diagnostica definitiva". Lo comunica in una nota il Policlinico di Bari con riferimento al sospetto caso di coronavirus 2019-nCoV in una donna barese tornata dalla Cina da pochi giorni e ricoverata da ieri sera in isolamento.

La conferma dell'Istituto superiore di sanità

"In base alle analisi effettuate presso il Policlinico di Bari non è confermato al momento che la paziente abbia una infezione da corona virus 2019-nCoV. I servizi diagnostici hanno isolato un diverso agente etiologico noto per causare la patologia in atto". Lo conferma il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, che sottolinea come "la gestione di questo caso conferma come il sistema di sorveglianza nel nostro paese per affrontare i casi di coronavirus è pienamente attivo ed efficiente. È importante mantenere l'attenzione sul rischio ma anche considerare che la definizione di caso adottata a livello internazionale considera come potenzialmente a rischio le persone con sintomatologia legata ad infezioni delle alte vie respiratorie come tosse, febbre che negli ultimi 15 giorni sono state a Wuhan".

Di ritorno da un tour in Oriente

A quanto si è appreso, si tratta di una cantante della provincia barese di ritorno da un tour in Oriente che ha toccato anche l'area della città cinese dove ha avuto origine il virus. Sono state quindi attivate, come da circolare del Ministero della Salute, tutte le procedure di prevenzione. Dalla scorsa notte la donna è degente nel reparto di malattie infettive in isolamento, i campioni biologici della paziente saranno inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per accertare se si tratta del pericoloso virus. 

La Francia smentisce: da noi nessun caso

Intanto il livello di allarme si è alzato in tutto il mondo e in questi giorni si sono moltiplicate le misure adottate negli aeroporti per il timore di contagio. In Francia la ministra della Salute, Agnes Buzyn, ha dichiarato in serata che "nessun caso sospetto" è stato accertato nel Paese: "Due casi sono stati esaminati ma si sono rilevati negativi". Anche le autorità sanitarie dell'Arabia saudita hanno reso noto che non sono stati registrati casi positivi al coronavirus. Negli Stati Uniti un passeggero arrivato mercoledì sera all'aeroporto di Los Angeles con un volo da Mexico City è stato portato in ospedale per accertare la natura del suo stato influenzale. Allerta anche in Brasile, con cinque casi sospetti scartati ma con il livello di allarme a 1 su una scala che va da 1 a 3. 

Il ministro della Salute Speranza: in Italia controlli serrati

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha assicurato che verrà fatto tutto il necessario, precisando: "L'Italia è stato il primo Paese ad adottare la metodologia dello scanner che riconosce la temperatura delle persone all'ingresso. Da due giorni c'è una task force impegnata e i controlli negli aeroporti sono costanti e serrati".

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