Potenza, un uomo morto investito in scontro tra tifoserie rivali: 25 arresti

Cronaca

Arrestato e portato in carcere il conducente dell'auto che ha investito la vittima. Altri 24 tifosi ai domiciliari. Gravina, presidente Figc: "Il calcio non può essere pretesto per compiere atti di violenza"

Un uomo di 39 anni, Fabio Tucciariello - tifoso della Vultur Rionero, squadra del campionato di Eccellenza lucana - è morto dopo essere stato investito da un'auto sulla quale viaggiavano tifosi del Melfi, nei pressi della stazione di Vaglio di Basilicata, in provincia di Potenza.

La polizia ha rintracciato e fermato l'automobile, una Fiat Punto, e gli occupanti, tre giovani tifosi del Melfi, sono stati in serata portati in Questura a Potenza e interrogati: nella tarda serata di domenica l'uomo cghe era alla guida della Punto, 30enne tifoso del Melfi, è stato arrestato e trasferito in carcere. Altre 24 persone, tifosi della Vultur Rionero, sono stati posti agli arresti domiciliari.

Nell'incidente sono rimaste ferite altre tre persone, uno grave - sottoposto a intervento chirurgico per le fratture riportate a un braccio, a un avambraccio e a una gamba - altri due invece portati all'ospedale San Carlo di Potenza, dimessi poco dopo.

La ricostruzione

Sembra che tra le due tifoserie vi siano stai scontri già prima dell'investimento, in un'area di servizio a pochi chilometri dal luogo dell'incidente. Il prefetto di Potenza, Annunziato Vardé ha convocato per lunedì alle 9 una riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dei sindaci dei Comuni di Melfi (Pz) e Rionero in Vulture (Pz) oltre che dei presidenti delle rispettive squadre di calcio.

Il presidente della lega dilettanti e quello della regione 

"Sono distrutto". Queste le prime parole del presidente del Comitato regionale della Basilicata della Lnd (Lega nazionale dilettanti), Piero Rinaldi. "Doveva essere un pomeriggio di sport, di svago e diventato, purtroppo - ha concluso - un tragico giorno di lutto che non dimenticherò mai". "Una domenica di sport e di festa è stata distrutta dalla follia di un gruppo di facinorosi. Violenti che sotto il manto della tifoseria si lasciamo andare ad atti di violenza che sono delinquenziali", ha scritto in una nota diffusa dall'ufficio stampa il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Che poi ha aggiunto: "L'intera comunità lucana condanna quando accaduto a Vaglio, perchè è distinta e distante da questi comportamenti. Non si può morire una domenica per andare a vedere la squadra del cuore".

Gravina (Figc): "Calcio non può essere pretesto per atti di violenza"

"Sono sconcertato, il mio primo pensiero va ai familiari del ragazzo deceduto. Aspettiamo che venga chiarita la dinamica dei fatti".  Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commenta quanto accaduto in Basilicata.  "Di certo il calcio non può essere preso come pretesto per compiere atti di violenza, sia dentro che fuori gli stadi", ha poi aggiunto Gravina.

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