L'ex magistrato del Consiglio di Stato, già accusato per i maltrattamenti su 4 studentesse, è indagato anche per calunnia nei confronti del premier, all'epoca vicepresidente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa
La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo, già accusato di maltrattamenti ed estorsione su 4 borsiste della sua scuola di preparazione al concorso in magistratura. Bellomo risponde anche di calunnia e minaccia nei confronti del premier Giuseppe Conte, all'epoca vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa. Bellomo era anche finito agli arresti domiciliari nel luglio 2019, ma era tornato libero alla fine del mese.
L'accusa sulle minacce a Conte è relativa al 2017
Bellomo è accusato di calunnia e minaccia sia ai danni di Conte sia di Concetta Plantamura, rispettivamente ex presidente ed ex componente della commissione disciplinare chiamata a pronunciarsi sul giudice barese nel settembre 2017. Bellomo, allora componente del Consiglio di Stato, direttore della Scuola di formazione "Diritto e scienza", nel periodo tra il 2011 e il 2017, secondo quanto contestatogli dalle indagini, avrebbe imposto un dress code ad alcune allieve, obbligandole a presentarsi ai corsi in minigonna e in tacchi alti, promettendo in cambio delle borse di studio. Bellomo risponde dei maltrattamenti in concorso con l'ex pm di Rovigo Davide Nalin. Rischia il processo anche l'avvocato barese Andrea Irno Consalvo, all'epoca dei fatti organizzatore dei corsi all'interno della Scuola, accusato di false informazioni al pm.