Foggia, bomba davanti centro anziani: il manager è stato testimone contro i clan

Cronaca
Foto di archivio (l'attentato a Foggia dello scorso 3 gennaio)

Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere all’alba davanti a un centro polivalente. Sotto choc, ma per fortuna illesa, la donna delle pulizie che era all’interno. Danneggiato l'ingresso della struttura e alcune auto parcheggiate nella zona

Un nuovo attentato scuote Foggia all’alba. Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere contro un centro per anziani mentre all'interno era al lavoro una donna delle pulizie che è rimasta illesa. Soccorsa da personale del 118, la donna è stata portata al pronto soccorso in stato di choc. Il centro è di proprietà del gruppo “Sanità più”, il cui responsabile delle risorse umane aveva già subito un attentato dinamitardo il 3 gennaio scorso ed è testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. "Lo Stato e i cittadini di Foggia non abbassano la testa - ha scritto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Twitter - Gli inquirenti sono già al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia".

Il luogo dell'attentato

La bomba è stata fatta esplodere dinanzi all'ingresso del centro "Il Sorriso di Stefano" in via  Vincenzo Acquaviva, in una zona semicentrale della città (MAPPA). L'esplosione ha provocato danni esterni alla struttura, divelto l'insegna luminosa e danneggiato alcune auto in sosta. Sul posto è intervenuta la polizia.
 

Il precedente

Il 3 gennaio scorso una bomba molto potente era stata fatta esplodere sotto l'auto di Cristian Vigilante, testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana, e responsabile delle risorse umane della Rsa “Il Sorriso”. L'esplosione aveva sventrato la Discovery Land Rover del manager sanitario e danneggiato anche auto parcheggiate nella zona. "È chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta", ha detto Vigilante non appena arrivato sul posto col fratello Luca, anche lui dirigente nello stesso gruppo sanitario.

Il messaggio del presidente del gruppo

"Basta, cambiate vita, così non si ottiene nulla", le prime parole di Luca Vigilante, presidente del gruppo "Sanità Più". "Siamo tutti esterrefatti. Questo ennesimo episodio ci preoccupa ulteriormente. Non ci aspettavamo assolutamente una cosa del genere a distanza di pochi giorni da una risposta collettiva, sociale, istituzionale", ha aggiunto riferendosi alla marcia antimafia organizzata da Libera il 10 gennaio scorso che ha portato in piazza migliaia di persone a Foggia.
 

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