Foggia, bomba davanti a centro anziani. Il manager a Sky Tg24: "Noi modello per il Sud"

Cronaca

Luca Vigilante, dirigente del gruppo “Sanità più”, ha spiegato che la struttura “funzionerà ordinariamente” già da oggi. Il fratello Cristian aveva subito un attentato dinamitardo il 3 gennaio scorso ed è testimone in un'inchiesta contro la mafia foggiana

“Sentiamo la fiducia e l’affetto di tutte le persone che si sono affidate alla nostra realtà, che si è sempre classificata e qualificata come un esempio del Sud”. A dirlo, ai microfoni di Sky Tg24, è Luca Vigilante, presidente del gruppo “Sanità più”, che gestisce il centro per anziani di Foggia dove questa mattina all’alba è avvenuta l’esplosione di un ordigno rudimentale. “Il centro è aperto anche perché tutte le nostre strutture sono in sicurezza anche questa mattina: funzionerà ordinariamente, non ci sono stati danni di carattere strutturale” ingente, ha aggiunto Vigilante. “Noi lavoreremo tranquillamente”, ha assicurato. Il fratello Cristian, responsabile delle risorse umane del gruppo “Sanità più”, aveva già subito un attentato dinamitardo il 3 gennaio scorso ed è testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana.

Il luogo dell'attentato

La bomba è stata fatta esplodere dinanzi all'ingresso del centro "Il Sorriso di Stefano" in via  Vincenzo Acquaviva, in una zona semicentrale della città (MAPPA). L'esplosione ha provocato danni esterni alla struttura, divelto l'insegna luminosa e danneggiato alcune auto in sosta. Sul posto è intervenuta la polizia. All'interno era al lavoro una donna delle pulizie che è rimasta illesa. Soccorsa da personale del 118, la donna è stata portata al pronto soccorso in stato di choc. "Lo Stato e i cittadini di Foggia non abbassano la testa. Gli inquirenti sono già al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia”, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte.

Il precedente

Il 3 gennaio scorso una bomba molto potente era stata fatta esplodere sotto l'auto di Cristian Vigilante, testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. L'esplosione aveva sventrato la Discovery Land Rover del manager sanitario e danneggiato anche auto parcheggiate nella zona.

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