Morto il giornalista Italo Moretti, storico volto Rai

Cronaca

Famoso inviato in Sud America, aveva 86 anni. È stato conduttore del Tg2 e direttore del Tg3

È morto questa mattina a Roma, all'età di 86 anni, il giornalista Italo Moretti, volto storico della Rai. Iniziò la sua carriera a 17 anni, collaborando a Perugia con le redazioni locali dei quotidiani nazionali. Entrò in Rai nel 1966. Si occupò di sport, cronaca, politica interna e politica estera. Nel 1968 iniziò il suo lavoro in America Latina. Raccontò le delicate situazioni di quegli anni in Cile, Argentina e Uruguay. Nel 1976 Italo Moretti entrò nella redazione del Tg2 continuando a dedicarsi al Sud America, ma anche alla politica di Portogallo e Spagna. Nel 1987 fu nominato vide-direttore del Tg3 di cui diventò poi direttore nel 1995. Dal '96 al '98 fu condirettore della Tgr. 

Il Cile e il golpe di Pinochet

Nel settembre del 1973 fu tra i primi giornalisti ad arrivare a Santiago dopo il golpe di Pinochet. Nei suoi servizi, in primo piano c'erano la tragedia dei desaparecidos argentini, su cui la comunità internazionale taceva, e i tentativi di mobilitazione popolare cileni contro il regime militare. Dal 1979, sempre per il Tg2 fu cronista dalle vicende nicaraguensi e della guerra civile nel Salvador. Nel 1987 il passaggio, come vice direttore, al Tg3, testata di cui assunse la direzione nel 1995, per poi diventare dal 1996 al 1998 condirettore della Tgr, la testata giornalistica regionale della Rai. Nella sua vita anche l'essere sopravvissuto a una sciagura aerea nello scalo di Addis Abeba, vicenda di cui fece un resoconto giornalistico che gli valse il Premio Saint-Vincent.  Italo Moretti è stato anche scrittore, documentando nei suoi libri la storia moderna del Cile e dell'Argentina. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel suo percorso di giornalista e saggista.  

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