Terremoto a Benevento, scuole chiuse. Le scosse sentite anche a Napoli e Avellino

Cronaca

Le prime scosse, registrate dall'Ingv, pochi minuti dopo le 9 seguite da altre. La più forte, di magnitudo 3.8, alle 11.36. Tutte hanno l'epicentro nell'area di San Leucio del Sannio. Scuole chiuse a Benevento e in diversi centri della provincia

Diverse scosse di terremoto si sono verificate a partire dalle 9 di questa mattina in provincia di Benevento. La prima, di magnitudo 3.4, ha avuto epicentro nel comune di San Leucio del Sannio. Due minuti dopo la seconda scossa, magnitudo 3.2, sempre nello stesso comune. Poco dopo le 9:50, ancora altre due. Poi, alle 11:36, la più forte di magnitudo 3.8 con epicentro vicino a San Leucio del Sannio. Numerose le segnalazioni su Twitter da parte di persone che hanno avvertito il terremoto anche ad Avellino e Napoli. Centinaia le telefonate ai vigili del fuoco, ma al momento non si segnalano danni.

Gente di strade, scuole chiuse

A Benevento è scattato immediatamente il piano di evacuazione in molte scuole e per gli uffici del tribunale, dove sono state sospese le udienze appena iniziate. Sospese in via precauzionale anche le attività didattiche e amministrative dell'Università del Sannio. Molta gente si è riversata in strada anche a Ceppaloni e a San Lucio Del Sannio, dove il terremoto si sta facendo sentire ormai da alcune settimane, dopo le scosse più forti del 25 novembre scorso. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella, d'intesa con la prefettura e con la Protezione Civile, ha disposto l'immediata chiusura delle scuole e degli edifici pubblici a eccezione dei servizi e delle strutture emergenziali necessarie per la gestione degli interventi. Studenti evacuati e scuole chiuse anche in diversi centri della Valle Caudina e della Valle Telesina.

Le parole del sindaco Clemente Mastella

Intervistato da Rai Radio1 Mastella ha detto: “È opportuno rasserenare la popolazione. Faremo i controlli d'intesa con i vigili del fuoco. Ho chiesto alla Protezione civile regionale l'utilizzazione dei tecnici loro tramite il genio civile con i nostri tecnici per valutare la situazione". E ancora: "La gente ha avuto paura, è scesa in strada, i ragazzi sono usciti dalle scuole. Ho convocato una riunione urgente. Faremo una revisione rapida per quanto riguarda le strutture pubbliche. Consiglio ai privati di fare altrettanto per vedere se ci sono stati danni e di quale entità".

Stessa area delle scosse del 25 novembre

Il terremoto è verificato nella stessa area, tra San Leucio del Sannio e Ceppaloni, della sequenza del 25 novembre scorso ed è "plausibile un collegamento" e che la faglia che ha prodotto l'evento sia probabilmente la stessa. Lo ha detto all'ANSA il direttore dell'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Salvatore Stramondo.
Nella stessa zona il 25 novembre 2019 ci furono tre scosse di magnitudo superiore a 3.0 e una di 2.9, seguite da circa una ventina di altre scosse magnitudo più bassa, inferiore a 2.3.  

Scosse avvertite anche in Irpinia: scuole chiuse

Evacuate per precauzione le scuole di ogni ordine e grado di Avellino. Le scosse e il successivo sciame sismico sono stato avvertiti distintamente nel capoluogo e soprattutto nelle zone irpine che confinano col versante sannita, nei cui comuni i sindaci hanno precauzionalmente deciso la chiusura degli istituti scolastici. Non si registrano comunque danni a persone e cose.  

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